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giovedรฌ 23 Gennaio 2025

RENZI PREPARA TAGLI DA 10 MILIARDI PER SCONGIURARE NUOVE TASSE

Il governo si prepara a varare il Def che oggi sarร  in Consiglio dei ministri. Ma intanto cominciano a uscire le prime indiscrezione sul contenuto del Documento che stabilisce le prioritร  dellโ€™esecutivo in materia di economia e finanza. Crescita appena piรน sostenuta del previsto, a +0,7% invece di +0,6%, deficit che resta comunque al 2,6% del Pil questโ€™anno e leggermente sopra lโ€™1,8% nel 2016 per avere piรน margini di manovra, e almeno 10 miliardi di nuovi tagli alla spesa pubblica per sterilizzare clausole di salvaguardia che valgono 16,8 miliardi di euro solo il prossimo anno e che rischierebbero di ammazzare i primi spiragli della ripresa. Dovrebbero essere queste le linee contenute nel Def.

Il piatto forte dovrebbe essere il piano per evitare lโ€™aumento di Iva e accise che rappresenterebbe, secondo Confcommercio, 54 miliardi di tasse in piรน in 3 anni, 13 nel solo 2016, e costerebbe, secondo i consumatori, fino a 842 euro a regime a famiglia. Ma Renzi ha assicurato che non ci saranno nuove tasse: lโ€™Iva non aumenterร  e, anzi, โ€œse ci saranno ulteriori risorse la prioritร  sarร  per le famiglie e per rendere stabili gli incentivi alle imprese per assumereโ€. Il premier, secondo i bene informati, starebbe accarezzando lโ€™idea di destinare fondi freschi in particolare in favore delle fasce piรน povere, quegli โ€˜incapientiโ€™ che sono rimasti esclusi dal bonus degli 80 euro. Di sicuro, avverte intanto anche Francesco Boccia, minoranza Pd e presidente della commissione Bilancio, bisogna evitare operazioni di maquillage che spostano in lร  il problema, come ad esempio limitarsi a rinviare gli aumenti al 2017, senza fare tagli veri, a partire da municipalizzate e spese di grandi ministeri โ€œche non hanno fatto cura dimagranteโ€.

E il contributo principale dovrebbe arrivare appunto dalla spending review che si concentrerร , ha annunciato il nuovo responsabile Yoram Gutgeld, sulla riduzione dei costi della macchina pubblica. Il Codacons suggerisce di partire dai 500 enti inutili che da soli costano come una manovra, 10 miliardi lโ€™anno. Le forbici dei nuovi commissari (con Gutgeld anche Roberto Perotti) dovrebbero colpire gli uffici territoriali (tutti in un unico palazzo), corpi di polizia (a partire dallโ€™accorpamento della Forestale), centrali uniche di acquisto e partecipate locali, tutte misure giร  previste dalla legge di stabilitร  e dalla delega P.a. che vanno implementate. Ma ci saranno anche controlli piรน stringenti sulle prestazioni sociali a partire dagli assegni di invaliditร  e accelerazione dei costi standard, con le spese dei Comuni che dovranno essere tutte messe online. Proprio i sindaci, giร  alle prese con la gestione dei 2,2 miliardi di minori risorse previste per questโ€™anno, sono i primi a lanciare lโ€™allarme sulla impossibilitร  di reggere altri tagli.

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