“Laudato si'” preso dal ‘Cantico delle creature’ di san Francesco: sarebbe questo il titolo scelto dal Papa per la sua enciclica sull’ambiente. Un nuovo omaggio, dopo averne assunto il nome, primo Papa nella storia, al santo d’Assisi. Lume per il pontefice argentino non solo dunque per la sua attenzione alla poverta’ ma ora anche per l’amore con cui il ‘poverello’ guardava al creato. A rivelare il molto probabile titolo e’ stato oggi il direttore della Libreria Editrice Vaticana, don Giuseppe Costa. La lettera enciclica “sulla cura della casa comune” dovrebbe essere pubblicata entro la meta’ di giugno.
“Sono tanti gli editori all’estero che sono gia’ interessati alla pubblicazione dell’enciclica nei loro Paesi“, ha aggiunto don Costa, oggi a Napoli per ritirare un premio a nome della casa editrice vaticana, proprio per un libro dedicato alla custodia del creato. Se verra’ confermato il titolo, Papa Francesco rende un nuovo tributo anche alla lingua italiana, che lui ha privilegiato nei discorsi fin dai primi giorni del pontificato. “Laudato si'” e’ infatti il motivo ricorrente del Cantico delle Creature, la preghiera piu’ conosciuta scritta da san Francesco, ma anche il testo poetico piu’ antico della letteratura italiana.
Secondo la tradizione fu infatti scritto dal santo umbro, che uso’ per questo il cosiddetto ‘volgare’, due anni prima la sua morte avvenuta nel 1226. In linea generale le encicliche del passato hanno invece un titolo in lingua latina. Grande attesa dunque per l’enciclica sull’ambiente di Bergoglio, la seconda dopo la ‘Lumen Fidei’, che pero’ aveva ‘ereditato’ da Benedetto XVI.