Si svolgerà il 24 dicembre il primo turno delle elezioni dei consigli locali tunisini, prima tappa per arrivare poi all’elezione della seconda Camera del Paese. Lo ha annunciato il presidente della Tunisia, Kais Saied. Intanto, proseguono gli scontri e le tensioni tra i residenti dei comuni di Jebeniana ed El Amra, nei pressi di Sfax, e i migranti subsahariani che cercano di imbarcarsi per l’Europa.
Tunisia: presidente, primo turno elezioni locali il 24/12
Si svolgerà il 24 dicembre il primo turno delle elezioni dei consigli locali tunisini, prima tappa per arrivare poi all’elezione della seconda Camera del Paese, prevista nella nuova Costituzione, ovvero il Consiglio nazionale delle regioni e dei distretti. Lo ha annunciato il presidente della Tunisia, Kais Saied. Il secondo turno avrà luogo dopo la proclamazione dei risultati finali del primo. Saied ha ricordato che la data delle elezioni è stata fissata al 24 dicembre “per rendere omaggio a Mohamed Laamari e Chaouki Hidri, caduti martiri il 24 dicembre 2010 a Menzel Bouzayene nel governatorato di Sidi Bouzid, durante i disordini della rivoluzione tunisina”.
Tunisia: tensioni tra abitanti e migranti vicino a Sfax
Tensioni tra residenti dei comuni di Jebeniana ed El Amra, nei pressi di Sfax, e migranti subsahariani sono state registrate ieri sera. Lo riportano diversi media tunisini, tra cui radio Ifm che ha raccolto la testimonianza di un attivista della società civile, Foued Lahouel, secondo il quale gli scontri sarebbero scoppiati dopo che i migranti avrebbero trattenuto un residente. L’attivista ha spiegato alla radio, che la vicenda è stata poi risolta con l’intervento della polizia ma che la situazione è ormai insostenibile nella regione che, secondo lui, ospita quasi diecimila migranti subsahariani. La stessa fonte ha aggiunto che le autorità hanno spostato un nuovo gruppo di migranti sub-sahariani dal centro della città di Sfax a Jebeniana ed El Amra, a una trentina di chilometri dalla capitale del governatorato. L’attivista ha infine deplorato la decisione di spostare i migranti in una zona dove non ci sono infrastrutture per accoglierli. Secondo il suo racconto i migranti sono arrivati due giorni fa a bordo di diversi autobus e sono stati abbandonati a se stessi, senza alcun aiuto.
“Ce ne sono troppi per le capacità della regione e la situazione rischia di peggiorare”, ha osservato. Domenica scorsa, circa 500 migranti sono stati sgomberati e “dispersi in piccoli gruppi verso le zone rurali”, aveva detto all’Afp Romdhane Ben Amor, portavoce del Forum tunisino per i diritti economico e sociali, una Ong specializzata in migrazione. Secondo una fonte umanitaria, sono stati “portati in autobus dalla polizia nella zona di Al Amra”. Si ritiene che circa 3.000 migranti siano sparsi nei campi di ulivi vicino al mare tra Jebiniana e Al Amra, a circa 30 km a nord di Sfax.