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Migranti, Conte: “Basta ingressi irregolari. Intensificheremo i rimpatri”

Il premier al punto stampa di Cerignola: "Non possiamo permettere che gli sforzi fatti siano vanificati". E sulla doppia preferenza: "Non tollereremo più che non ci sia"

“Non si entra in Italia in questo modo e soprattutto in questo momento di fase acuta non possiamo permettere che la comunità internazionale sia esposta ad ulteriori pericoli non controllabili”. Fa il punto dell’emergenza migranti il premier Giuseppe Conte, nel corso del punto stampa a Cerignola. Il presidente del Consiglio ribadisce come l’Italia non può “tollerare che si entri in modo irregolare”, poiché “non possiamo permettere che i sacrifici” fatti dal Paese per la crisi Covid “siano vanificati”.

Migranti irregolari, piano di rimpatri

La soluzione, secondo Conte, è intensificare i rimpatri: “Se c’è una cosa che non ci viene rimproverata è l’aver affrontato l’emergenza mettendo al primo posto la tutela della vita e della salute dei cittadini. Ovviamente siamo molto responsabili. Non possiamo trascurare e rimanere indifferenti alla recessione economica che l’Italia, l’Europa e tutto il mondo sta affrontando. Stiamo contemperando questi interessi. Al primo posto sappiamo cosa c’è e per questo che raccomandiamo e continueremo a raccomandare il rispetto di queste minime minime regole precauzionali”.

Durezza e inflessibilità secondo il premier, anche perché “ci sono migranti che tentato di sfuggire alla sorveglianza sanitaria: non ce lo possiamo permettere”. E i rimpatri, in questo senso, rappresenta la soluzione per chi entra irregolarmente: “Abbiamo fatto una riunione con tutti i ministri competenti, siamo in stretto e quotidiano contatto con Di Maio, Lamorgerse, Guerini, De Micheli. Dobbiamo assolutamente rimpatriare, non si entra in Italia in questo modo”.

Doppia preferenza

Da Cerignola, inoltre, il premier fa riferimento anche alla doppia preferenza, nell’introdurre quella che sarà la parità di genere nella legge elettorale pugliese. “D’ora in poi – ha spiegato – il Governo non tollererà più che non ci sia la doppia preferenza”. Conte ha spiegato che “ci saranno le condizioni per andare a votare. Abbiamo fatto un decreto legge perché venga rispettato un principio. Abbiamo lasciato alla autonomia regionale di provvedere, purtroppo non abbiamo avuto segnali in questo senso anzi, a un certo punto c’è stata una chiara dichiarazione di presa d’atto che non c’era la possibilità di arrivare alla affermazione del principio e l’abbiamo abbiamo affermato noi con legge nazionale”.

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