La Caritas diocesana di Verona ha avviato un nuovo servizio di accompagnamento per i migranti in attesa davanti alla Questura di Verona, rispondendo a un bisogno crescente nella città. Questo progetto mira a migliorare le condizioni di attesa dei migranti, fornendo mediazione e facilitazione tra loro e i funzionari della Questura.
Caritas Verona, nuovo servizio di accompagnamento per migranti
Un nuovo servizio di accompagnamento per le persone migranti in attesa davanti alla Questura di Verona. Se ne fa promotrice Caritas diocesana veronese per rispondere – viene spiegato in una nota – “a un bisogno sempre più urgente ed esteso, e che è ben visibile nella città di Verona. Transitando lungo Lungadige Galtarossa, infatti, si possono notare da anni lunghe file di persone migranti davanti alla Questura. Chiunque si è interrogato, almeno una volta, se non ci sia un’alternativa all’assieparsi per ore di tante persone, alcune delle quali fragili, lungo una strada trafficata, in poco spazio, in condizioni climatiche a volte estreme. Per provare ad affrontare questo disagio, Caritas ha proposto alla Questura di mettersi a disposizione per un ruolo di mediazione e facilitazione tra le persone in attesa, il corpo di guardia e i funzionari”.
“Rendere la città di Verona più accogliente”
Per presentare il bisogno e le possibilità di aiuto che verranno messe in campo è in programma per oggi un incontro che si terrà dalle 19 nella sala conferenze del Samaritano, in via dell’Artigianato 21. Quello a favore dei migranti “è un servizio che nessuno ha mai sperimentato prima a Verona, quindi – viene rilevato – necessiterà di tempo per tentare e trovare il modo giusto di avvicinarsi, porsi e accompagnare anche solo per pochi metri le persone per farle sentire meno a disagio”. “L’intento non è certo quello di risolvere il problema, ma l’obiettivo è quello di rendere il Paese, e la città di Verona nello specifico, un po’ più accogliente”, concludono dalla Caritas diocesana precisando che “a chi darà disponibilità di volontariato in questo ambito, sarà fornita una formazione di base per capirne le dinamiche e per riuscire a porsi in modo corretto in un ruolo di intermediazione tra gli utenti ed il servizio pubblico”.
Fonte: Ansa