Il Fondo monetario internazionale ha tagliato le stime sulla crescita economica globale per il 2015 e per il 2016. L’Fmi quest’anno si attende una crescita del 3,5 %, rispetto al 3,8% previsto a ottobre. Il dato è stato aggiornato con una stima in ribasso a causa della debolezza degli investimenti e della crisi economica in molti paesi, nonostante l’effetto positivo del calo del prezzo del petrolio.
In Italia quest’anno il pil crescerà dello 0,4 per cento (0,5 punti percentuali in meno rispetto a ottobre), per poi aumentare nel 2016 dello 0,8 per cento (-0,5 punti). Un rallentamento, quello italiano, in un contesto di debolezza dell’area euro, in cui frenano anche Germania e Francia, mentre si salva la Spagna. Gli Stati Uniti sono l’unica grande economia che avanza (+3,6 per cento nel 2015 e +3,3 per cento nel 2016). Male la Russia, che chiuderà il 2015 con una recessione del 3 per cento. Anche l’Eurozona crescerà meno del previsto: 1,2 per cento nel 2015 e 1,4 per cento nel 2016.