Prosegue la guerra tra Hamas e Israele. I parenti degli israeliani a Gaza sono diretti al valico di Kerem Shalom con la Striscia con l’intenzione di bloccare il posto da dove giornalmente entrano aiuti umanitari per la popolazione dell’enclave palestinese come protesta contro Hamas che impedisce alla Croce Rossa di visitare gli ostaggi. Dal canto suo, Israele non consentirà ai palestinesi di tornare nel nord di Gaza se Hamas non accorderà il rilascio di ulteriori ostaggi.
Parenti ostaggi vogliono bloccare aiuti Gaza a valico
Parenti degli ostaggi israeliani a Gaza sono diretti al valico di Kerem Shalom con la Striscia con l’intenzione di bloccare il posto da dove giornalmente entrano aiuti umanitari per la popolazione dell’enclave palestinese. L’azione – secondo i media – è in protesta contro Hamas che impedisce alla Croce Rossa di visitare gli ostaggi, di rendersi conto delle loro condizioni e fornirgli aiuto medico e umanitario. Shai Wenkert – padre di Omer, un ostaggio di 22 anni – ha detto a Ynet che dal 7 ottobre scorso suo figlio “non ha visto un dottore, né ricevuto farmaci, e non è possibile che centinaia di camion entrino ora a Gaza”.
Israele: intesa ostaggi o palestinesi non tornano a nord Gaza
Israele non consentirà ai palestinesi di tornare nel nord di Gaza se Hamas non accorderà il rilascio di ulteriori ostaggi. E’ il messaggio che Israele recapiterà al segretario di stato americano Antony Blinken, secondo quanto riportato da Axios. Anche se Israele non si oppone in via di principio a consentire ai palestinesi di tornare nel nord della Striscia, a Blinken verrà detto che questo deve avvenire nell’ambito di un nuovo accordo per il rilascio di ostaggi. “Non consentiremo ai palestinesi di tornare nelle loro case nel nord di gaza se non ci sono progressi con il rilascio degli ostaggi”, ha messo in evidenza una fonte con Axios.
Israele, altri 4 soldati uccisi a Gaza, bilancio ora a 180
L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 4 soldati uccisi in combattimento nel centro e nel sud di Gaza. Si tratta di Roi Tal (19 anni), dei riservisti David Schwartz (26 anni), Yakir Hexter (26) e Gavriel Bloom (27 anni). Il bilancio dei soldati morti dall’avvio dell’operazione nella Striscia è ora di 180.
Fonte: Ansa