Parte l’operazione appalti puliti in vista del Giubileo della Misericordia. Ieri è stato firmato il protocollo d’intesa fra Campidoglio e Autorità anticorruzione che suggella il patto Marino-Cantone per evitare infiltrazioni mafiose nella realizzazione delle opere per l’Anno Santo. Ma anche per stoppare sul nascere eventuali procedure poco trasparenti che potrebbero essere favorire dal poco tempo a disposizione. Il sindaco ha spiegati che l’accordo rappresenta “un altro passo di discontinuità amministrativa rispetto a quanto accaduto con la Giunta Alemanno che aveva permesso l’ingresso della criminalità organizzata nelle stanze del Campidoglio”.
Le linee guida ricalcano quelle utilizzate per l’Expo e quindi, “non è un tutoraggio ma un controllo sugli appalti già previsto per gli appalti Expo – ha detto il presidente dell’Anac Cantone – e che il governo ha ritenuto di dover estendere anche agli appalti per il Giubileo”. Cantone ha manifestato un po’ di inquietudine “per evitare di perdere tempo perché il tempo e’ poco”. Dei margini stretti per le opere ha parlato anche l’assessore capitolino alla Legalità Alfonso Sabella, per il quale “il problema più complicato è avere i tempi per realizzarle perché siamo veramente all’ultimo minuto utile. E’ inutile che ci nascondiamo dietro un dito, questa è la realtà”.
Ma monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione – che organizza il Giubileo per il Vaticano – è “abbastanza fiducioso che se non tutto sarà pronto per l’8 dicembre, almeno per febbraio marzo Roma sarà capace di accogliere degnamente i pellegrini”. “Ed è una fiducia rafforzata dal fatto che il governo ha dato disposizioni per abbreviare i tempi – ha aggiunto Fisichella -, pur senza alcun discapito del controllo di legalità sugli appalti”. Roma, però, non si limiterà alle norme prescritte dalla legge e, per dirla con Sabella, “sarà più realista del re” attivando controlli ancor più stringenti: le imprese verranno scelte tramite un sistema casuale computerizzato per gli appalti sotto un milione di euro, i lavori verranno controllati anche nel corso di realizzazione, nei casi in cui la legge prevede l’invito a 5 imprese ne verranno invitate molte di più e le commissioni giudicatrici verranno scelte per sorteggio e non solo con criteri trasparenti.