Per la scuola di Peshawar oggi è un giorno importante, riprenderanno le lezioni per la prima volta dopo il tragico attentato del 16 dicembre dove persero la vita 150 persone, di cui 134 bambini. La consapevolezza di essere un costante bersaglio dei terroristi non ha impedito oggi di tornare sui banchi, anche se in un clima di diffusa angoscia.
Come precisato dall’emittente DawnNews Tv sono pochi gli alunni superstiti e in buona salute che sono potuti rientrare nell’Istituto con la tutela di una ventina di soldati e diverse telecamere di sorveglianza collocate nel territorio circostante. La riapertura delle scuola è prevista in tutte le strutture che per precauzione hanno prolungato la vacanze invernali, in quanto le autorità locali hanno dovuto prima certificare la sicurezza degli istituti.
L’attentato del mese scorso fu giustificato dai talebani come una vendetta per la morte di loro familiari, tra cui donne e bambini, nelle operazioni militari lanciate contro gli insorti nelle zone tribali, in cui sono morti circa 1.200 islamisti negli ultimi sei mesi. “Non ho ancora deciso se mandare a scuola l’ultimo figlio che mi è rimasto” ha affermato Tufail Khattak che ha perso un bambino di 12 anni, mentre l’altro di dieci si è miracolosamente salvato. “Mia moglie – ha spiegato – non vuole lasciarlo rientrare in classe perché è ancora sotto shock per la perdita dell’altro figlio”.