Si celebra oggi, nella prima domenica successiva al battesimo di Gesรน, la Giornata internazionale del migrante e del rifugiato. Numerose sono le iniziative, che vedono coinvolte attivamente tutte le 27mila parrocchie italiane. Sono state oltre 230milioni, le persone migranti sul pianeta nel 2014. In migliaia โ 3700 soltanto nel 2015 โ hanno trovato la morte nel Mare Nostrum.
Per questa 102ma Giornata mondiale, Papa Francesco ha scelto il titolo: โMigranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordiaโ. โNella nostra epoca, i flussi migratori sono in continuo aumento in ogni area del pianeta: profughi e persone in fuga dalle loro patrie interpellano i singoli e le collettivitร , sfidando il tradizionale modo di vivere e, talvolta, sconvolgendo lโorizzonte culturale e sociale con cui vengono a confrontoโ, si legge nel Messaggio del Santo Padre. โSempre piรน spesso le vittime della violenza e della povertร , abbandonando le loro terre dโorigine, subiscono lโoltraggio dei trafficanti di persone umane nel viaggio verso il sogno di un futuro migliore. Se, poi, sopravvivono agli abusi e alle avversitร , devono fare i conti con realtร dove si annidano sospetti e paure. Non di rado, infine โ scrive il Papa โ incontrano la carenza di normative chiare e praticabili, che regolino lโaccoglienza e prevedano itinerari di integrazione a breve e a lungo termine, con attenzione ai diritti e ai doveri di tutti. Piรน che in tempi passati, oggi il Vangelo della misericordia scuote le coscienze, impedisce che ci si abitui alla sofferenza dellโaltro e indica vie di risposta che si radicano nelle virtรน teologali della fede, della speranza e della caritร , declinandosi nelle opere di misericordia spirituale e corporaleโ.
Il Papa invita tutti i cristiani e i cittadini del mondo a โsuperare la logica dellโemergenzaโ e โattivare programmi strutturali di accoglienzaโ. Il Pontefice, insomma, chiede di aprire le porte del cuore e della casa comune.
โQuestโisola รจ una porta aperta che accoglie chi viene da lontanoโ, ha detto il cardinale Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento e Presidente della Fondazione Migrantes, ieri, aprendo la Porta Santa del Santuario della Madonna di Porto Salvo a Lampedusa. โI vostri cuori sono il segno di mondo possibile, di un amore sperimentato sulla pelle e trasformato, giorno dopo giorno, emergenza dopo emergenza, in accoglienza ed esempioโ. Poi, ha aggiunto: โSappiamo tutti come lโisola viene spesso dimenticata da chi dovrebbe amministrare la cosa pubblica. Noi siamo gli ultimi. E, forse per questo, abbiamo un cuore ancora piรน grande per chi, nelle dinamiche del mondo, occupa lโultimo posto. Voi subite la dimenticanza dei potenti, siete quelli che piรน e prima aprite i vostri cuori, quasi per una sorta di sintonia, per il vostro vivere la stessa condizione e la stessa sofferenzaโ.
A Genova, ieri, รจ stato presentato il Rapporto sulla protezione internazionale in Italia. Contrariamente a quanto troppo spesso si sente dire, lโimmigrazione in Italia presenta un tasso molto piรน basso rispetto al resto dellโEuropa. Al top della classifica delle richieste di asilo, anche in rapporto alla densitร abitativa, si trovano i Paesi del Nord : Svezia e Danimarca. Hanno chiesto accoglienza negli Stati dellโUnione oltre un milione di persone, di cui 150mila transitando per la nostra Penisola. Il maggiore flusso รจ passato dalla Grecia e dai Balcani.
โFintanto che non ci sentiremo tutti pellegrini, compagni di viaggio, responsabili gli uni degli altri, non vivremo in pace in una casa comune ricca nella diversitร di ciascunoโ, ha detto padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli per i rifugiati, i quali โ ha aggiunto il gesuita โ โogni giorno ci ricordano drammaticamente, con le loro storie e le loro difficoltร , ma soprattutto con i loro volti, che continuiamo a gestire il mondo con due pesi e due misureโ.