Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i ministri Bonafede, Di Maio, Guerini, Gualtieri, Lamorgese e Speranza sono stati destinatari di una notifica riguardante un avviso ex art. 6, comma 2, legge cost. n. 1/1989, da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
L’avviso di garanzia riguarda la trasmissione al Collegio di di cui all’art. 7 della citata legge cost. n. 1/1989 degli atti di un procedimento penale iscritto per i presunti delitti di cui agli art. 110, 438, 452 e 589, 323, 283, 294 c.p., in seguito a denunce, provenienti da varie parti d’Italia, relative alla gestione dell’emergenza causata dal coronavirus.
La nota di Palazzo Chigi riguardante l’avviso di garanzia
In una nota diffusa da Palazzo Chigi si legge che la trasmissione dell’avviso di garanzia per il premier e i sei ministri, “in base alle previsioni di legge è un atto dovuto“. Gli avvisi sono stati accompagnati da una relazione nella quale l’Ufficio della Procura “ritiene le notizie di testo infondate e dunque da archiviare”.
Nella nota, inoltre, viene sottolineato che “il presidente del Consiglio e i ministri si dichiarano sin d’ora disponibili a fornire ai Magistrati ogni elemento utile a completare l’iter procedimentale, in uno spirito di massima collaborazione”.
Le denunce al Governo
Come riporta l’Ansa, le denunce, di cui non sono ancora noti i dettagli, chiamano in causa gli articoli del codice penale sulla pena in concorso (articolo 110), epidemia (articolo 438), delitti colposi contro la salute pubblica (articolo 452) e omicidio colposo (articolo 589), abuso d’ufficio (articolo 323), attentato contro la costituzione dello Stato (articolo 283), attentati contro i diritti politici del cittadino (articolo 294).