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A Camaldoli la 60a sessione di formazione ecumenica del Sae

La 60ª sessione di formazione ecumenica del Sae (Segretariato attività ecumeniche-a.p.s.) riunisce cristiani di varie denominazioni e credenti di altre religioni monoteistiche, sul tema "Una terra da abitare e custodire"

La 60ª sessione di formazione ecumenica del Sae (Segretariato attività ecumeniche-a.p.s.) – da domenica 28 luglio al 3 agosto al Monastero di Camaldoli (Arezzo) – riunisce cristiani di varie denominazioni, credenti di altre religioni monoteistiche, e delle religioni orientali per discutere il tema “Una terra da abitare e custodire”, ispirato da Genesi 2,15. Il dibattito è aperto anche all’Islam, con il teologo musulmano Adnane Mokrani, e alle religioni orientali con Elena Seishin Viviani dell’Unione Buddhista Italiana e Jaya Murthy, induista bramina. 

Camaldoli, domenica 28 luglio si apre la 60a sessione del Sae

Prende il via domenica 28 luglio la 60ma sessione di formazione ecumenica del Sae (Segretariato attività ecumeniche-a.p.s.) che proseguirà fino al 3 agosto al Monastero di Camaldoli (Arezzo). La Comunità monastica ospita nella foresteria un vasto gruppo di cristiane e cristiani di diversa denominazione (avventisti, battisti, cattolici, metodisti, ortodossi, pentecostali, valdesi) insieme ad alcuni credenti delle altre religioni monoteistiche e delle religioni orientali.

Il tema della 60esima edizione

Il tema della sessione “Una terra da abitare e custodire” prende spunto dal versetto di Genesi 2,15: “Il Signore Dio prese l’essere umano e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”. I lavori, informa il Sae, si svolgeranno attraverso panel, tavole rotonde e laboratori. Interverranno esponenti delle diverse chiese, teologhe e teologi, esperti di economia, ecologia e sostenibilità, il direttore scientifico di Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) Enrico Giovannini, i direttori dell’ufficio nazionale Ecumenismo e dialogo interreligioso e dell’ufficio nazionale Problemi sociali e del lavoro della Cei, don Giuliano Savina e don Bruno Bignami; il vescovo della diocesi di Verona Domenico Pompili e il vescovo della Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia Athenagoras Fasiolo.

L’elenco dei relatori

Fra i relatori e le relatrici ci saranno anche Sandro Ventura della Comunità Shir Hadash di Firenze, affiliata alla Federazione italiana per l’ebraismo progressivo (Fiep), e Sarah Kaminski, del Gruppo studi ebraici di Torino. Il confronto sul tema della sessione è aperto anche con l’Islam, con la partecipazione del teologo musulmano Adnane Mokrani, e con le religioni orientali attraverso la partecipazione di Elena Seishin Viviani, vice presidente dell’Unione buddhista italiana, e Jaya Murthy, induista bramina. Introdurrà la sessione la presidente del Sae, Erica Sfredda che trarrà anche le conclusioni a fianco di Simone Morandini, del Comitato esecutivo dell’associazione, che interverrà anche in un panel teologico-biblico con Athenagoras Fasiolo. Un gruppo interconfessionale animerà la preghiera e la liturgia. Offriranno il loro apporto allo svolgimento dei lavori il priore di Camaldoli, Matteo Ferrari, e il monaco Claudio Ubaldo Cortoni, attraverso un incontro sul tema “Camaldoli: spiritualità e foresta”.

Fonte: AgenSIR

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