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Il giorno della memoria sarà imperituro. Il Documento “Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune” lo rende immortale

Ogni anno si rievoca, attraverso il Giorno della Memoria, l’olocausto del popolo ebreo, vittima della violenza dei nazisti. Ricordarlo certamente è un dovere, ma un solo giorno all’anno non basta. Occorre inneggiare al valore della democrazia ogni giorno, dimostrare a chi dipinge provocatoriamente svastiche sui muri che non ha compreso cosa significhi il valore della vita degli altri e neanche della propria vita, in quanto pervaso dal sentimento dell’odio che acceca.

Quindi, occorre diffondere la pedagogia dell’Amore, della Fraternità, della Pace, in tutti i modi, in tutti i luoghi, in ogni scuola, in ogni Chiesa. E, soprattutto, ognuno di noi deve essere testimonianza, nel quotidiano, di Amore verso l’altro, di rispetto e tolleranza”. E’ difficile, certo. Ma è questa l’unica via per scongiurare il razzismo e la morte della coscienza dell’essere umano.

Dimostrare quotidianamente all’essere umano che è un Uomo e non un mostro. Il ritorno del mito del superuomo è quasi alle porte: con i gesti di violenza si vuole dimostrare il nostro desiderio di potenza, che nessuno deve porre in discussione, pena la morte. E’ il mito del superuomo che molti nutrono nel proprio animo che conduce a gesti efferati di violenza e a quella intolleranza che genera le guerre fratricide. Tale mito è alimentato dall’essere la società civile una società che pone al centro il denaro, il possesso, la droga, ossia il piacere e mette a tacere i valori umani, che fanno sì che ognuno sia capace di autocoscienza rispetto agli effetti delle proprie azioni, se lesive o benevoli per gli altri. Allora che dire? E’ forse tardi per riprendere in mano le sorti morali dell’essere umano? No, certo. Lo dimostrano tanti giovani che manifestano per un mondo migliore, i quali certamente, ogni giorno, sono testimoni autentici del “Giorno della Memoria”.

Desidero sottolineare con vigore l’importanza dell’impegno a cui esorta il Documento “Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune “, firmato nel 2019 , ad Abu Dabhi, da Papa Francesco, che rappresenta la Chiesa Cattolica e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, che rappresenta i musulmani sunniti d’Oriente e di Occidente, entrambi forieri del dialogo interreligioso, che si prefigge la finalità autentica di essere una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, fondata sulla profonda comprensione della verità suprema che tutti gli esseri umani sono fratelli e che, per tale ragione, essi devono attingere ai valori del dialogo e della tolleranza, in quanto forieri di pace e, nel contempo, di emancipazione umana a livello universale e, pertanto, destinata a tutti i popoli della terra, al di là delle barriere religiose, delle barriere ideologiche e delle atroci barriere del  razzismo.

Non vi è dubbio che l’epoca contemporanea, aderendo ai principi del suddetto Documento, potrà realizzare la Pace e quel benessere materiale che nessuno esclude in quanto sorretto dal piano spirituale della vita, che conduce certamente oltre il razzismo e l’odio, che ancora affliggono amaramente l’umanità, lasciandola dell’arretratezza fonte di degenerazione e miseria morale, che è la più atroce forma di povertà, come il razzismo contro gli Ebrei ha dimostrato, che noi non solo condanniamo, ma, ogni giorno, combattiamo diffondendo la Pedagogia dell’Amore.

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