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Il nuovo “papa rosso” è il filippino Tagle

Il cardinale Luis Antonio Tagle (arcivescovo di Manila, presidente della Caritas Internationalis e della Federazione Biblica Cattolica) è il nuovo prefetto di Propaganda Fide, la congregazione vaticana che sovrintende alle missioni del mondo. Prende il posto del cardinale Fernando Filoni che succede al porporato statunitense Edwin Frederick O’Brien come Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il capo del dicastero affacciato su piazza di Spagna ha poteri talmente vasti cha l’antica saggezza popolare lo ha ribattezzato “papa rosso” perché veste di porpora come gli altri cardinali ma è potente quasi come un pontefice.

Uno dei dicasteri principali

“Nel cuore di Roma, a pochi passi da Piazza di Spagna, sorge il Palazzo di Propaganda Fide, opera del Borromini, ovvero della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli – osserva Churchpop -. Si tratta di uno dei dicasteri vaticani che ha la competenza per tutto quello che riguarda l’attività missionaria: in altre parole dirige e coordina l’opera di evangelizzazione dei popoli”. E aggiunge: “Tutti sappiamo per sentito dire che il superiore generale dei Gesuiti viene generalmente soprannominato il 'Papa Nero' (la testimonianza scritta più antica a oggi conosciuta dell’utilizzo del termine in riferimento al Generale della Compagnia è in Le jésuite (1865) di Jean Hippolyte Michon, dove padre Roothaan, di ritorno a Roma nel 1850 è acclamato dalla folla con l’esclamazione: “Viva il papa nero!”). Il cardinale prefetto a capo di Propaganda Fide invece venne chiamato il “Papa Rosso”. Questo perché per i suoi ampi poteri (per i territori di missione le sono attribuite anche molte funzioni normalmente esercitate da altri dicasteri) e per l’ingente patrimonio gestito dalla congregazione (stimato in circa 9 miliardi di euro), Propaganda Fide veniva considerata allora una macchina da guerra, uno dei più potenti dicasteri della Curia Romana”. Propaganda Fide nacque alla fine del Cinquecento per governare le missioni nelle Indie orientali e occidentali. Attualmente ricadono sotto la sua giurisdizione circa 1.100 sedi vescovili nei cinque continenti: un quarto delle diocesi di tutto il mondo.

Vocazione missionaria

L’odierna preghiera di Francesco per l’Immacolata Concezione si è svolta davanti alla sede di Propaganda Fide, uno dei centri nevralgici della Curia romana che è destinato, nella nuova riforma, ad assumere un ruolo di primissimo piano. “E proprio oggi, al vertice della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, il Papa, a sorpresa, ha chiamato il giovane cardinale filippino Luis Tagle. Prende il posto del Fernando Filoni, 73enne, che va a ricoprire la carica onorifica di Gran Maestro all'Ordine del Santo Sepolcro- riferisce l’Ansa- Tagle ricoprirà così un posto chiave, anche in vista di una possibile fusione, che potrebbe essere prevista nella riforma della Curia del C6, con il Pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione. Un super-dicastero che potrebbe divenire il primo in ordine gerarchico, anche davanti alla storica Congregazione della Dottrina della fede”. Il cardinale 62enne, molto vicino al pontefice, sembra essere tra i più autentici interpreti della missionarietà così come concepita da Papa Francesco: quella “Chiesa in uscita” che deve rifuggire il proselitismo e deve essere “purificata da qualsiasi incrostazione coloniale”, come ricordato da Jorge Mario Bergoglio nell’ultima  Giornata Mondiale Missionaria. “Con la designazione di Tagle, che segue di poche settimane quella del gesuita spagnolo Juan Antonio Guerrero Alves a Prefetto della Segreteria per l'Economia, saranno due i nuovi capi dicastero a insediarsi all'inizio del 2020 nella “nuova” Curia romana – evidenzia l’Ansa -. Il cardinale di Manila, che era già tra i papabili nel conclave che ha poi scelto Bergoglio, diventa quello che in termini curiali viene definito il “papa rosso”, rosso perché cardinale, ma “papa” per il grande potere attribuito a questa figura nelle terre di missione e per l'enorme patrimonio immobiliare ed economico che gestisce. Patrimonio che era finito sotto la lente dei “vatileaks” del 2015 per presunti affitti di immobili di pregio a prezzi di favore. Ipotesi che era stata respinta con forza dalla stessa Propaganda Fide che aveva parlato di insinuazioni inaccettabili”.

Collegialità episcopale

Con la nomina di Tagle un porporato asiatico torna alla guida di Propaganda Fide (l'antico nome dell'importante dicastero per l'evangelizzazione, al quale competono anche le nomine episcopali nelle terre di missione), dopo gli anni del cardinale indiano Ivan Dias (2006-2011), sottolinea Vatican News. Luis Antonio Gokim Tagle, nato il 21 giugno 1957 a Manila da una famiglia cattolica – il padre di etnia Tagalog e la madre di origini cinesi – è stato ordinato sacerdote nel 1982. Ha studiato negli Stati Uniti dove ha ottenuto il dottorato in teologia con una tesi sull'evoluzione della nozione di collegialità episcopale a partire dal Concilio Vaticano II. Ha trascorso sette anni a Roma per approfondire gli studi e nel 1997 è entrato a far parte della Commissione Teologica Internazionale. Dopo essere stato parroco della cattedrale di Imus, all'età di 44 anni viene nominato vescovo di quella diocesi da san Giovanni Paolo II nell'ottobre 2001. Si dedica in particolare alla pastorale giovanile e inaugura ad Imus il primo incontro dei giovani asiatici. Il 13 ottobre 2011 Benedetto XVI lo nomina arcivescovo metropolita di Manila e tredici mesi dopo, nel novembre 2012, nel corso dell'ultimo concistoro del pontificato di Papa Ratzinger, riceve la berretta cardinalizia. Oltre a guidare la diocesi della metropoli filippina, Tagle è anche presidente di Caritas Internationalis e della Federazione Biblica Cattolica. Con questa scelta, annunciata a pochi giorni dalla fine del viaggio in Thailandia e Giappone, Francesco ancora una volta dimostra una grande attenzione verso il Continente asiatico. Con la designazione di Tagle, che segue di poche settimane quella del gesuita spagnolo Juan Antonio Guerrero Alves a Prefetto della Segreteria per l'Economia, saranno due i nuovi capi dicastero a insediarsi all'inizio del 2020 nella Curia romana.

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