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La Figc proroga la chiusura della stagione al 2 agosto

Gravina: "Il calcio merita rispetto. Considerare tutte le possibili opzioni per portare a termine la stagione"

Il calcio cerca di ripartire. La Federazione Giuoco Calcio (Figc) adotterà una delibera che estende al 2 agosto i termini per la conclusione della stagione sportiva 2019-2020, fino ad ora previsti per il 30 giugno.

Ripartenza

Al termine della riunione con le componenti del calcio, il presidente federale, Gabriele Gravina, ha puntato il dito contro le polemiche. “Il calcio – ha detto ripreso da Ansa – merita rispetto”. Il Comitato esecutivo dell’Uefa ha approvato le linee guida sui principi di ammissibilità alle competizioni europee per club del 2020-21, che riflettono il principio che l’ammissione “si basi sempre sul merito sportivo”. Pertanto, la Uefa esorta le federazioni nazionali e le leghe a considerare tutte le possibili opzioni (anche un cambio di format dei campionati) per portare a termine la stagione“.

Le polemiche

“Quando il Paese tornerà a vivere, quando ci saranno le condizioni per altri settori tornerà anche il calcio. Lo dico una volta per tutte: il campionato va portato a termine. C’è tempo”, aveva assicurato Gravina lo scorso 15 aprile rispondendo al direttore dell’Iss, Giovanni Rezza, che nei giorni precedenti aveva espresso il suo parere contrario al ritorno in campo entro giugno: “Il campionato di calcio, io manderei tutto a monte“, aveva detto Rezza.

Il summit col ministro dello sport

La Federcalcio ha fatto un vertice in videoconferenza lo scorso 23 aprile con il ministro delle politiche giovanili e dello sport Vincenzo Spadafora. “Il mondo del calcio – Scrive Gravina nella nota rilasciata al termine della riunione – sta lavorando incessantemente e in maniera responsabile per trovare soluzioni concrete e sostenibili alla crisi generata dal Covid-19, comprese quelle necessarie e indispensabili per salvaguardare le competizioni 2020-21. Anche per questo merita rispetto, invece di essere strumentalmente utilizzato per polemiche destituite di qualunque fondamento. Siamo soddisfatti del costante confronto che stiamo avendo col Ministro per lo Sport, ma anche con quelli della Salute e dell’Economia e delle Finanze, ai quali abbiamo prospettato tutte le misure necessarie. Mi stupisce, invece, dover constatare ancora una volta quanto la tentazione di parlare continuamente di calcio, per la notorietà che da questo discende, induca diversi interlocutori a commentare cose di cui sono evidentemente male informati. Ringrazio il Ministro Spadafora per l’attenzione riservata nella riunione di ieri, durante la quale è stato spiegato approfonditamente qual è il nostro approccio: tornare a giocare in sicurezza perché ce lo dice il buon senso e perché ce lo chiedono gli organismi internazionali a cui il calcio italiano è collegato. Confermando quanto affermato durante l’incontro e animati dal consueto spirito di collaborazione – conclude la nota – sarà mia cura inviare al Coni il protocollo che abbiamo realizzato, restando a disposizione per eventuali preziose indicazioni”.

 

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