Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, ha lasciato l’incarico. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha ricevuto la lettera nella quale il funzionario 51enne affermava di voler presentare le proprie dimissioni dall’incarico ricoperto negli ultimi due anni. Una decisione improvvisa che l’ormai ex capo ha giustificato con “motivi strettamente personali”. Al posto di Curcio, il premier ha nominato il suo vice, Angelo Borrelli. La decisione dell’ingegnere è stata comunicata in una nota da Palazzo Chigi. Nella sua lettera, l’ex capo della Protezione civile richiedeva la possibilità di essere sollevato dall’incarico, in quanto “il ruolo di Capo del Dipartimento della Protezione Civile è unico, necessariamente assorbente e totalizzante per chi lo ricopre, dati tutti i rischi presenti sul territorio italiano… Tutte le energie devono essere dedicate a svolgere nel miglior modo possibile questa funzione senza soluzione di continuità, giorno e notte… Purtroppo, per motivi strettamente personali, non sono più, in questo momento, nella possibilità di garantire il cento per cento della mia concentrazione e del mio impegno per continuare a ricoprire tale ruolo”.
Curcio: “Due anni e mezzo intensi”
Capo della Sezione di Gestione delle Emergenze nel 2008, nominato a capo della Protezione civile il 3 aprile 2015 in sostituzione di Franco Gabrielli (a sua volta nominato prefetto di Roma), Curcio ha dovuto fronteggiare, in questa veste, la difficile prova del terremoto nel Centro Italia e, solo qualche mese fa, i gravi disagi causati dalle abbondanti nevicate nella stessa area del Paese: “Sono stati due anni e mezzo intensi, complicati ed entusiasmanti insieme, due anni e mezzo che ho vissuto accanto a donne e uomini straordinari, che oggi voglio ringraziare anche pubblicamente, donne e uomini che quotidianamente vivono e rendono vivo, sempre operativo, sempre a servizio delle comunità e del territorio, il Dipartimento della protezione civile”. Lo stesso presidente Gentiloni, dopo aver ratificato la nomina di Borrelli, ha elogiato Curcio per l’impegno fin qui profuso in questo delicato e importantissimo ruolo, svolto “con una dedizione, una passione, una energia e una competenza straordinarie”.