È nato ufficialmente il Centro Europeo per il recupero del personale, un centro internazionale per la formazione di militari che saranno impegnati nelle operazioni per salvare soldati e civili, turisti, operatori di ong, giornalisti catturati come ostaggi o in pericolo in zone di guerra. Il centro sarà nel comando delle azioni aeree di Poggio Renatico nel ferrarese. Sette sono i Paesi che si sono riuniti nel progetto, un gruppo che mette assieme aeronautica e forze speciali di Italia, Belgio, Olanda, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, che da ora saranno formate e agiranno insieme per trarre in salvo cittadini europei in diverse zone del mondo.
Nasce ufficialmente oggi, con l’inaugurazione del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, l’Eprc, Eurpean Personnel Recovery Centre, un centro internazionale per la formazione di militari che trova spazio nel comando delle azioni aeree di Poggio Renatico, dove 18 militari (di cui nove italiani) si occuperanno dell’addestramento e la preparazione per le operazioni di recupero.
Il progetto, che rientra in un più ampio piano di revisione e integrazione delle forze militari europee vuole anche rispondere alla pratica di sequestro di cittadini europei da parte di organizzazioni criminali per finanziarsi o negoziare con Stati e organizzazioni internazionali. Il via al nuovo centro, è stato accompagnato da una serie di dimostrazioni sul campo, con l’impiego di forze speciali, cinque aerei e due elicotteri dell’aeronautica, che hanno sfrecciato nei cieli della base, con militari che si sono calati con le corde dagli elicotteri per “salvare” il civile, mentre un Eurofighter, un Tornado, un Amx e gli altri velivoli tenevano sotto controllo l’area dall’alto.