Si è riunito questa mattina, in videoconferenza, l’Osservatorio per l’edilizia scolastica. Ad aprire i lavori, l’intervento del Ministro dell’Istruzione, Professor Patrizio Bianchi. “Il tema della sicurezza nelle scuole è fondamentale, è la misura della nostra civiltà. Parlare di edilizia scolastica significa parlare di benessere del personale, delle studentesse e degli studenti, ma anche di luoghi dell’apprendimento, che dobbiamo ripensare”, ha sottolineato il Ministro, ricordando che, dall’insediamento del governo, sono stati già messi a disposizione 1 miliardo e 125 milioni per la messa in sicurezza delle scuole di secondo grado.
“Insieme al Ministero della Famiglia e al Ministero dell’Interno abbiamo stanziato, poi, la prima tranche di 700 milioni di euro da assegnare ai Comuni per la ristrutturazione, la riqualificazione, la riconversione e la costruzione di edifici per asili nido e scuole dell’infanzia. È proprio da qui che dobbiamo ricominciare: dobbiamo costruire spazi adeguati, la scuola aperta, inclusiva e affettuosa per la quale stiamo lavorando. La messa in sicurezza del sistema scolastico è il nostro primo mandato. I nostri bambini, i nostri ragazzi devono essere sicuri a scuola, devono trovare ambienti non solo ospitali, ma dove costruire i loro affetti e il rapporto con il territorio”.
L’implementazione dell’Anagrafe nazionale
La riunione dell’Osservatorio di oggi è stata anche l’occasione per presentare lo stato di attuazione delle diverse linee di finanziamento e le novità relative all’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica. È stato infatti completato lo sviluppo di applicazioni web che consentono al Ministero dell’Istruzione di acquisire i dati degli edifici scolastici in tempo reale e di avere informazioni più attendibili e qualitativamente migliori. Ciò servirà non solo a fini conoscitivi del patrimonio edilizio scolastico, ma anche per una buona programmazione degli interventi.
L’implementazione della nuova Anagrafe sarà accompagnata anche da webinar formativi. All’incontro di oggi hanno partecipato: il Ministero dell’Economia e delle finanze, il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, il Ministero della cultura, la Protezione civile, l’Inail, la struttura del Commissario per la ricostruzione del sisma 2016, le Regioni, Anci, Upi e le associazioni di categoria: Cittadinanzattiva, Legambiente, Fondazione Vito Scafidi, Comitato Vittime San Giuliano di Puglia, Save the Children e Anmil.