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Boom del digitale: il sorpasso sull’economia tradizionale

A Lisbona il Web Summit: in Portogallo il luogo di incontro annuale. un punto d’incontro tra amministrati delegati, fondatori, investitori del settore dell’innovazione

Un ponte economia tradizionale e quella digitale. La missione dell’ICE-Agenzia è quella di promuovere la presenza delle imprese italiane nei mercati esteri. Grazie all’offerta di servizi di marketing internazionale e allo svolgimento di attività in collaborazione con le le regioni, le camere di commercio, le organizzazioni imprenditoriali, e tutti i soggetti pubblici . L’Agenzia  organizza una partecipazione collettiva al Web Summit 2024, evento che si terrà a Lisbona (11-14 novembre). La partecipazione, a titolo gratuito, è riservata alle sole StartUp innovative iscritte nell’apposito Registro speciale delle camere di commercio. Il Web Summit, nato a Dublino nel 2011, è un evento tech tra i più importanti al mondo. Rappresenta un punto d’incontro tra amministrati delegati, fondatori, investitori del settore dell’innovazione tecnologica e del mondo digitale. È tra i più longevi e partecipati appuntamenti tecnologici europei. Nella rassegna del 2022, a fronte di una presenza nel padiglione italiano di 32 startup, sono stati registrati visitatori prossimi alle 71.000 unità provenienti da 153 paesi. Nel 2023, invece, a fronte del mantenimento di 32 aziende italiane nello spazio espositivo dell’Agenzia ICE, il pubblico presente ha toccato le 70.000 unità con provenienza da 160 paesi. Il Web Summit rappresenta una vetrina d’eccezione. Dove le aziende tecnologiche innovative trovano un’occasione di confronto con circa un migliaio di investitori, media, mondo della politica e una cospicua platea di visitatori. Con una ricaduta che, potenzialmente, offre interessanti opportunità di visibilità e di business per le startup italiane partecipanti alla manifestazione.
Digitale
Foto di Artem Podrez: https://www.pexels.com/it-it/foto/persona-mano-laptop-ufficio-4492497/

Sviluppo digitale

Per economia digitale si intende il modello economico basato sulla valorizzazione delle tecnologie informatiche come infrastruttura ideale per gli scambi economici e commerciali. La crescita dell’economia digitale ha ormai superato l’economia tradizionale nel suo insieme, con tutte le opportunità di sviluppo che questa situazione comporta, anche se bisogna fare attenzione ai rischi legati all’utilizzo di queste nuove tecnologie virtuali. A cominciare dal rispetto della privacy e dai potenziali danni per la salute mentale. E’ questo il fondamentale messaggio contenuto nelle “Prospettive dell’economia digitale 2024″, pubblicate dall’Ocse. Il report vede l’Italia fanalino di coda, terz’ultima in graduatoria, meglio solo di Grecia e Repubblica slovacca. In particolare, secondo lo studio, il settore delle Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni (TIC/ICT) si è mediamente sviluppato nell’ultimo decennio, tra il 2013 e il 2023, del 6,3%, quasi tre volte più velocemente che l’insieme dell’attività economica dei 27 Paesi Ocse presi in esame. Il primo volume dell’ “Oecd Digital Economic Outlook” – questo il titolo inglese del documento disponibile sul sito web dell’Ocse – mostra inoltre che la crescita del settore delle Ict è rimasto sostenuto nel 2023, con un tasso medio del 7,6% al livello Ocse.
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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Crescita record

In numerosi Stati aderenti all’organizzazione internazionale con sede a Parigi, il 2023 è stato l’anno dei record. Cinque Paesi realizzano addirittura una crescita a due cifre, superiore al 10%. Sul podio: Regno Unito (11,96%), seguito da Belgio (11,52%) e Germania (10,98%). L’Italia è invece terzultima in classifica, al 4,05%, meglio solo di Grecia (3,98%) e Repubblica slovacca (3,15%), almeno per quanto riguarda questo particolare settore in espansione al livello mondiale. Per quanto concerne l’Intelligenza artificiale (Ia), le Prospettive Ocse confermano un aumento degli investimenti e anche dei rischi ad essa connessi. Per esempio, l’investimento nell’IA generativa è passato da 1,3 miliardi di dollari nel 2022 a 17,8 miliardi nel 2023. Mentre il numero di incidenti e pericoli connessi menzionati dai grandi media, su scala mondiale, è cresciuto di 53 volte da fine 2023. Oggi, l’uso dell’IA si concentra nel settore delle tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni (Ict) e secondo gli esperti dell’Ocse andrebbe ora esteso anche ad altri settori della vita. “Il settore delle Tecnologie dell’informazione e delle Comunicazioni è un motore essenziale della crescita globale. Tuttavia, si osservano forti disparità tra Paesi, con uno scarto del tasso di crescita medio di oltre 10 punti tra le economie di testa e quelle di coda”, avverte il segretario generale dell’Ocse.

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Foto di Hitesh Choudhary su Unsplash

Economia digitale

Mathias Corman sottolinea che questo primo volume del rapporto sull’economia digitale “fornisce nuove spiegazioni e dati inediti destinati ad aiutare i governanti a concepire politiche efficaci per sfruttare lo straordinario potenziale delle tecnologie digitali, ma gestendo al tempo stesso rischi e problemi da esse generati“. Lo studio non fa mistero delle parti d’ombra legate a queste nuove tecnologie, come i nodi sulla tutela della privacy, in particolare, nell’ambito delle tecnologie immersive, tipo realtà virtuale, l’avvenire della connettività senza fili e il moltiplicarsi di comportamenti negativi che nuocciono alla salute mentale. Dal rapporto emerge, tra l’altro, che la percentuale di giovani vittime di difficoltà esistenziali e malessere a causa dell’uso dei social media è schizzata del 49% dal 2017. Un numero crescente di giovani è inoltre vittima di cyberbullismo, mediamente le femmine più dei maschi. Appena due settimane fa, un rapporto di esperti consegnato al presidente francese, Emmanuel Macron, ha suggerito una radicale regolamentazione dell’uso degli schermi. Tra l’altro, vietandoli per i bimbi di un’età inferiore ai 3 anni e limitandoli fortemente tra i 3 e i 6 anni.

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Foto di charlesdeluvio su Unsplash

Italia digitale

Dal Portogallo all’Italia. Ecommerce HUB© e Days to Connect insieme per l’economia digitale campana. Si è svolta una tre giorni dedicata alla digital economy, tra networking, commercio elettronico e marketing online. La rassegna è iniziata con Days to Connect, il primo evento in Italia dove i big player del mondo digitale hanno incontrato le aziende partecipanti per creare nuove occasioni di business. L’evento è stato organizzato in collaborazione con Nola Business Park e si è tenuto all’interno del Centro Congressi.  Nasce dalla volontà di offrire gratuitamente l’opportunità di contatto diretto con i principali attori dell’ecosistema dell’innovazione, decision maker e campioni del mondo del digitale. Attraverso gratuiti incontri one-to-one con i protagonisti dell’evento al fine di creare nuove occasioni di business. D2C, inoltre, ha dato la possibilità a tutti i presenti di assistere anche ai keynote speech sul main stage degli esperti del settore. La settimana all’insegna del business e della transizione digitale, poi, si è trasferita all’interno dell’Ecommerce HUB©. Nella cornice della Multimedia Valley di Giffoni, i partecipanti, oltre all’offerta formativa, hanno potuto svolgere un’intensa attività di networking. di far diventare la Campania un hub innovativo capace di rafforzare il livello di conoscenze e di awareness digitali che sono di fatto la chiave del successo delle imprese al mondo di Industria 4.0.

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Foto di Leon Seibert su Unsplash

Opportunità

Days To Connect e Ecommerce HUB© sono patrocinati dalla Regione Campania che, negli ultimi anni, ha scommesso molto sul rafforzamento dell’ecosistema dell’innovazione. Ponendosi in prima linea nello sviluppo di progettualità di rilevanza nazionale e internazionale. “È significativo per la Campania aver ospitato, a distanza di pochi giorni, due eventi come Ecommerce HUB© e Days to Connect, che offrono prospettive complementari per l’ecosistema digitale – spiega Valeria Fascione, assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania -. Ecommerce HUB© consolida una visione strategica e anticipatrice che aiuta gli imprenditori a navigare in un settore in continua evoluzione. Mentre Days to Connect facilita il dialogo tra decision-maker e leader della digital economy. Creando opportunità concrete di collaborazione. Due occasioni importanti per chi vuole partecipare attivamente all’innovazione e fare sistema, un percorso che la nostra Regione sostiene con convinzione, consapevole che il futuro si costruisce con una visione condivisa“.

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