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“Minori non accompagnati. Storie, sogni, speranze”, l’accoglienza nel segno di don Oreste Benzi

A Reggio Calabria, in occasione del decennale dell’apertura della Casa dell’Annunziata, una realtà di accoglienza della Comunità Papa Giovanni XXIII, si è tenuto un convegno sul tema dell’accoglienza dei minori profughi non accompagnati

Nel 2023 sono arrivati in Italia 23mila minori stranieri non accompagnati (MSNA), il triplo rispetto a dieci anni prima e, la loro età media, è sempre più bassa. Questo tema, da stamattina alle 9:30, è stato al centro del convegno intitolato “Minori non accompagnati. Storie, sogni, speranze”, che si è tenuto a Reggio Calabria in occasione del decimo anniversario dall’apertura della Casa dell’Annunziata, una struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi. Al momento conventuale sono intervenuti il ministro degli Esteri Antonio Tajani, don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Fortugno, responsabile della Casa dell’Annunziata e don Nino Pangallo della Diocesi di Reggio Calabria. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Alessandra Ziniti.

I saluti istituzionali

Il sindaco di Reggio Calabria, avv. Giuseppe Falcomatà, portando i saluti della città, ha ringraziato i presenti e la comunità, per l’opera di accoglienza portata avanti, assumendosi la responsabilità di tendere la mano ai più fragili. Mons. Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio Calabria, rivolgendosi ai giovani presenti, ha evidenziato la grandezza dell’opera di don Oreste Benzi e l’importanza di dire si a Gesù, amando il prossimo attraverso il Vangelo e partendo dagli ultimi.

L’intervento di don Antonino Pangallo

Don Nino Pangallo, sacerdote della Diocesi di Reggio Calabria, facendo riferimento all’importanza di accogliere con misericordia, ha rimarcato l’importanza dell’opera della Chiesa nello stare accanto agli ultimi, dando una risposta di fraternità ai minori non accompagnati, accompagnando ciascuno di loro, com’è stato fatto alla Casa dell’Annunziata, superando le divisioni e mettendo al centro le persone.

La testimonianza di Alazar Tesmeghen Solomon

Alazar Tesmeghen Solomon, operatore della Casa dell’Annunziata, ha raccontato la sua esperienza di migrazione e di speranza, evidenziando l’importanza dei corridori umanitari e dell’accoglienza e di un progetto personalizzato che permetta ai minori stranieri non accompagnati di porre le basi di una nuova quotidianità basata sul valore della prossimità.

Le parole dell’on. Pasquale Tridico

L’europarlamentare Pasquale Tridico ha evidenziato il ruolo dell’Europa nella gestione dei flussi migratori, sottolineando che, in passato, il popolo italiano, ha vissuto una fase di emigrazione ed è quindi importante ricordare il valore dell’accoglienza. Successivamente, lo stesso, ha messo in evidenza il contributo dei migranti dal punto di vista della crescita sociale ed economica del Paese di arrivo, con uno spirito di solidarietà reciproca.

L’intervento di Antonio Tajani

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha evidenziato l’importanza di conoscere nel dettaglio il fenomeno migratorio e di contrastare i trafficanti di esseri umani il quale, è concatenato ad altri fenomeni come il traffico di sostanze stupefacenti. Inoltre, il ministro, ha evidenziato l’importanza del ‘Piano Mattei’ e delle altre attività di sostegno ai Paesi africani, preservando sempre, come diceva Papa Benedetto XVI, il “diritto a non emigrare”. A tal proposito, Tajani, ha sottolineato l’importanza di coadiuvare l’agricoltura locale e l’integrazione di coloro che arrivano in Italia, ricostruendo le regole per la concessione della cittadinanza. È stata poi messa in risalto l’azione del Terzo Settore nell’opera di accoglienza che, attraverso la sussidiarietà orizzontale, messa in atto anche dalla Comunità Papa Giovanni XXIII che, per il ruolo sociale svolto, merita un riconoscimento. Il ministro ha poi evidenziato che, è in corso un’opera di sostegno fraterno ai popoli africani attraverso la fornitura di vaccini e cure sanitarie, nonché attraverso un’opera per favorire i ricongiungimenti familiari, favorendo l’integrazione e l’accoglienza delle popolazioni che soffrono.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani e don Aldo Buonaiuto (@ per gentile concessione)

Il pensiero di Giovanni Fortugno

Giovanni Fortugno, responsabile della Casa dell’Annunziata, nonché co-autore del libro “Figli venuti dal mare” sulle storie dei bambini e bambine accolte ha descritto l’importanza delle comunità per i minori stranieri non accompagnati, con un focus particolare sulla Casa dell’Annunziata e descrivendo la delicata situazione dei minori infra quattordicenni, con l’auspicio di promuovere l’esempio di tale struttura in altre regioni del territorio nazionale, valorizzando così l’integrazione dei più piccoli attraverso l’istruzione scolastica e il concreto radicamento nelle comunità, investendo molto nell’ambito della loro sicurezza a 360 gradi.

La tavola rotonda

Esemplificando i rispettivi punti di vista emergenti dalle istituzioni da loro rappresentate sul tema dei minori stranieri non accompagnati, sono intervenuti in una tavola rotonda il procuratore della Repubblica Tribunale dei minori di Reggio Calabria Roberto Palma, il responsabile dell’Ufficio Politiche Migratorie e Protezione Internazionale di Caritas Italiana Oliviero Forti, che da oltre 20 anni si occupa dei temi collegati alla mobilità umana, il garante per l’infanzia e adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale, il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso e il giornalista di Avvenire Paolo Lambruschi, vincitore del Premiolino 2011 che si è occupato prevalentemente di vicende di immigrazione, povertà e traffico di esseri umani.

Le domande degli studenti

Hanno partecipato all’evento anche gli studenti delle scuole superiori di Reggio Calabria, i quali sono intervenuti ponendo diverse domande miranti alla comprensione dei fenomeni migratori, auspicando una risposta più improntata all’accoglienza dei migranti e delle persone più fragili, facendo esempi concreti in riguardo all’inclusione concreta che già avviene negli istituti scolastici da loro frequentati.

Matteo Fadda, Responsabile Generale dell’Associazione Comunità “Papa Giovanni XXIII e Don Aldo Buonaiuto (@ per gentile concessione)

Il pensiero di Matteo Fadda

Matteo Fadda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, intervenendo dopo le domande poste dagli studenti ha riaffermato l’importanza dei valori dell’inclusione e della salvezza dei migranti, mettendo al centro la tutela della dignità della persona e ricordando l’esempio di don Oreste Benzi, ponendo in essere una “condivisione diretta di vita”. Fadda, infine, ha rimarcato l’importanza di realizzare una “scuola della non violenza”, per contribuire a costruire la pace e promuovendo il Servizio Civile, finalizzato ad accrescere l’importanza di vivere con fraternità nella società civile.

Gli studenti presenti all’incontro (@ per gentile concessione)

Le conclusioni di don Aldo Buonaiuto

Don Aldo Buonaiuto, traendo le conclusioni del convegno, ha rimarcato l’attenzione in merito all’importanza di dire la parola “grazie”. È stato poi rimarcato l’insegnamento di don Oreste Benzi, in riguardo all’amore e alla condivisione per non lasciare nessuno indietro. Proseguendo è stato richiamato l’esempio di accoglienza portato avanti da Papa Francesco, finalizzato all’inclusione concreta. Don Aldo ha poi posto l’accento sull’opera di accoglienza portata avanti dalla Comunità Papa Giovanni XXII in ogni angolo della Terra, agendo come “i Santi della porta accanto”. Infine, è stato formulato un fervido ringraziamento ai ragazzi i quali, sono stati esortati ad agire con amore e fraternità.

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