L’Aula del Senato ha dato il via libero definitivo al dl sulle materie prime critiche di interesse che era stato approvato lo scorso 30 luglio alla Camera. Il provvedimento mira a dare esecuzione al regolamento dell’Unione europea in materia di “approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime critiche considerate strategiche”.
Il dl materie prime è legge
E’ legge il decreto sulle materie prime critiche di interesse già approvato dalla Camera lo scorso 30 luglio. L’Aula del Senato ha dato il via libero definitivo al decreto legge con votazione per alzata di mano.
Il provvedimento
Il provvedimento mira a dare esecuzione al regolamento dell’Unione europea in materia di “approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime critiche considerate strategiche“. Sono “critiche” quelle materie prime esposte a un approvvigionamento elevato. E sono di “interesse strategico” quelle materie prime la cui domanda è destinata ad aumentare in modo esponenziale nei prossimi anni. Il decreto legge approvato stabilisce i criteri per la realizzazione di progetti di estrazione, trasformazione o riciclaggio delle materie prime strategiche rispondendo alla necessità di garantire sul territorio nazionale il raggiungimento degli obiettivi previsti dal regolamento europeo.
Le misure principali
Tra le misure principali, l’istituzione presso il ministero delle imprese e del made in Italy di un comitato tecnico permanente nonché l’accelerazione e la semplificazione della ricerca. Prevista anche l’introduzione di aliquote di produzione in materia di giacimenti minerari. In particolare, in relazione alle concessioni minerarie relative a progetti strategici si impone il versamento di un’aliquota del prodotto tra il 5% e il 7%. I relativi introiti sono destinati a essere ripartiti per i progetti a mare e per i progetti su terraferma.
Il Programma nazionale di esplorazione
Viene poi attribuito all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra – Servizio geologico d’Italia) il compito di elaborare il Programma nazionale di esplorazione, sulla base di una convenzione stipulata con il ministero delle imprese e del made in Italy e il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Il ministero delle imprese e del made in Italy è poi tenuto a provvedere al monitoraggio delle catene del valore strategiche, alla misurazione del fabbisogno nazionale e alla conduzione di prove di stress: per raggiungere questi obiettivi arriva il Registro nazionale delle aziende e delle catene del valore strategiche.
Fonte Ansa