Dodici dipendenti di una casa di riposo nella provincia di Henan, nella zona orientale della Cina, sono state arrestati in relazione all’incendio divampato nella notte tra lunedì e martedì che ha provocato 38 morti e sei feriti, due dei quali in gravi condizioni. Nella struttura, si trovavano 51 ospiti al momento dell’incendio. Tra gli arrestati, c’e’ anche il rappresentante legale dell’istituto per anziani, mentre le forze dell’ordine sono ancora alla ricerca di altre tre persone. Le cause dell’incidente non sono ancora state chiarite, scrive l’agenzia Xinhua, anche se da alcune immagini diffuse on line potrebbe essere collegato a un incendio a una stazione di benzina che si trovava nei pressi della casa di riposo.
L’incendio alla struttura, che si trova nella località di Pingdingshan, ha provocato la decisione di una revisione delle strutture pubbliche a livello nazionale. Il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese ha ordinato ispezioni nelle strutture per anziani e per bambini, dopo che il presidente cinese, Xi Jinping, aveva chiesto ieri ai funzionari di tutto il Paese di “tenere a mente la gestione della sicurezza” e aveva ordinato un’indagine approfondita sulle cause dell’incendio. Altro appello alla sicurezza è arrivato nelle scorse ore dal primo ministro, Li Keqiang, che ha chiesto ai funzionari di tutto il Paese di “imparare la lezione, controllare tutti i potenziali rischi alle strutture per evitare il ripetersi di simili incidenti”, citando come prioritari i controlli alle strutture per anziani, agli asili e agli ospedali.