Un’interessante scoperta arriva dal pianeta rosso e a farla è la sonda Curiosity del Goddard Space Flight Center di Greenbelt. Usando uno strumento a bordo del rover è infatti stato possibile durante le perforazioni delle rocce superficiali nel cratere di Gale sono state trovate delle tracce di azoto, elemento indispensabile alla vita in quanto è l’elemento chiave che costituisce Rna e Dna.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista dell’Accademia delle scienze americane (Pnas) e spiegano che l’azoto è stato rilevato sotto forma di monossido di azoto. E, siccome i nitrati contengono azoto in una forma che può essere usata dagli organismi viventi, la scoperta aggiunge un ulteriore prova al fatto che Marte nell’antichità potesse avere condizioni climatiche e ambientali favorevoli alla vita. Negli scorsi mesi il rover Curiosity aveva scoperto sul pianeta rosso altre sostanze necessarie per lo sviluppo della vita come acqua – un tempo allo stato liquido – e metano.
Tuttavia su Marte l’azoto atmosferico è rinchiuso come gas di azoto e non reagisce facilmente con le altre molecole. Gli atomi devono essere separati o fissati per poter partecipare alle reazioni chimiche necessarie per la vita. Inoltre secondo quanto scritto nella pubblicazione i nitrati scoperti sono antichi e potrebbero essere il frutto di processi non biologici come l’impatto di meteoriti.