Afebbraio 2018 le vendite al dettaglio registrano un aumento, rispetto al mese precedente, dello 0,4% in valore e dello 0,9% in volume. Ad aumentare sono sia le vendite di beni alimentari (+0,4% in valore e +1,2% in volume), sia quelle di beni non alimentari (+0,3% in valore e +0,7% in volume). Lo rivela l'Istat.
Nel trimestre dicembre 2017-febbraio 2018 l'indice complessivo registra un calo congiunturale dello 0,7% sia in valore che in volume. Nello stesso periodo diminuiscono sia le vendite di beni alimentari (-0,8% in valore e -0,9% in volume), sia quelle di beni non alimentari (-0,6 in valore e in volume).
Calo in un anno
Rispetto a febbraio 2017, le vendite al dettaglio diminuiscono dello 0,6% in valore mentre il volume rimane stazionario. Il valore delle vendite di prodotti alimentari non subisce variazioni, mentre il volume aumenta dello 0,9%. Le vendite di prodotti non alimentari diminuiscono sia in valore sia in volume (rispettivamente -1,1% e -0,6%).
Sempre a livello tendenziale, il valore delle vendite al dettaglio non registra variazioni per la grande distribuzione, mentre è in calo per le imprese operanti su piccole superfici (-1,7%). Sostanzialmente stabile il commercio elettronico (-0,1%).
Confcommercio
“Il nuovo governo deve sterilizzare le clausole di salvaguardia evitando l'aumento dell'Iva dal primo gennaio 2019''. E' l'avvertimento e al contempo il consiglio mosso dal presidente di Confcommercio Carlo Sangalli a margine del convegno “Il negozio nell'era di Internet – distribuzione tra intelligenza artificiale, ecommerce ed abitudini di consumo” che si svolge stamattina presso la sede di Confcommercio a Roma. Il convegno verte sui temi dell'influenza di internet sul contesto competitivo del commercio al dettaglio e del futuro per i punti vendita tradizionali.
Crescita rallentata
Intervenendo alla presentazione del nuovo libro della collana “Le Bussole” – manuali editi da Confcommercio per assistere gli imprenditori nell'incremento di competitività e innovazione – Sangalli ha avvertito che un aumento dell'Iva comporterebbe un colpo mortale per la crescita e i consumi. In un contesto – sottolinea concludendo – nel quale si sta registrando un rallentamento dell'economia.