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giovedรฌ 23 Gennaio 2025

DI MAIO: โ€œSE ANDREMO AL GOVERNO RICONOSCEREMO LO STATO DI PALESTINAโ€

โ€œAbbiamo appreso dalla nostra ambasciata che il governo israeliano impedisce alla nostra delegazione di andare nella Striscia di Gaza. Questo รจ un cattivo segnale per la paceโ€. Eโ€™ quanto sostono i pentastellati Luigi Di Maio, Manlio Di Stefano e Ornella Bertorotta del M5S, che si trovano in visita nella Regione. Secondo loro il segnale รจ cattivo โ€œnon tantoโ€ per loro, ma โ€œsoprattutto per quello che รจ lโ€™approccio dellโ€™esecutivo israeliano rispetto alla situazione nella Striscia di Gaza e della pace nella Regioneโ€.

Alcuni hanno visto questa scelta come la risposta di Israele alle parole dei grillini: โ€œSe il Movimento arriverร  al governo riconoscerร  lo Stato di Palestinaโ€. Al terzo giorno della visita, dalla cittร  palestinese di Hebron, ribadisce la linea politica del suo movimento. โ€œQuello che diciamo facciamo: riconosceremo la Palestina come Stato. โ€œEโ€™ un indirizzo politico โ€“ spiega dalla sede del Tiph, la missione internazionale di osservatori nella cittร  di cui fa parte un contingente di carabinieri italiani โ€“ che avevamo allโ€™ opposizione e che quindi avremo anche in maggioranza. โ€œE quel riconoscimento ovviamente โ€“ aggiunge subito il capogruppo in commissione affari esteri alla Camera Manlio Di Stefano che lo accompagna nella missione insieme alla senatrice Ornella Bertorotta โ€“ si deve basare sui confini del โ€™67 e deve comportare anche il ritiro dal Golan. Ed รจ quello che diremo agli israelianiโ€.

Il tema viene affrontato sia nellโ€™incontro che la delegazione ha avuto questโ€™oggi con il sindaco di Betlemme, Vera Baboun, sia in quello successivo con il sindaco di Hebron Daoud Zatari. Di Maio definisce โ€œassurdoโ€ che nel Parlamento italiano le forze politiche lo scorso anno โ€œabbiano votato due mozioni: una per il riconoscimentoโ€ tout court che era quello del M5S e lโ€™altra โ€œcon lo stesso indirizzo, ma a determinate condizioni. Unโ€™assurditร โ€, aggiunge, mentre in realtร  โ€œcโ€™รจ una posizione chiara e una ambigua su questo tema. La nostra รจ la posizione chiara e lo รจ da prima di questa missione. Lo Stato di Palestina va riconosciuto. Lo ha fatto il Vaticano, ora tocca allโ€™Italiaโ€.

Per quanto riguarda Gaza, Di Stefano, rispondendo alle domande dei giornalisti, dice che โ€œnon importa chi governi nella Striscia. Va perseguito un processo di normalizzazione e di pacificazione della Cisgiordania e di Gaza. Questo permetterebbe una maggiore democratizzazione generaleโ€. Il riconoscimento dello Stato palestinese potrebbe avere, secondo Di Maio, anche un effetto traino sulla Ue che deve โ€œavere un peso rinnovato nel riportare le parti al tavolo di concertazioneโ€. โ€œBisogna ammettere โ€“ spiega โ€“ che il vecchio schema ha fallito e con lui i vecchi attori internazionaliโ€. Il problema di fondo della questione israelo palestinese, a giudizio dei pentastellati, โ€œรจ il fatto che sia diventata politica. E che venga usata da molti โ€“ osserva Di Stefano โ€“ per le campagne di politica interna. Occorre invece togliere la politica e ripartire dalla Risoluzioni dellโ€™Onu come abbiamo sempre dettoโ€.

โ€œDa parte nostra โ€“ sottolinea Di Maio โ€“ non cโ€™รจ alcuna preclusione ideologica nellโ€™affrontare il temaโ€. Il vice presidente della Camera respinge poi lโ€™idea che nella visita ci sia stata piรน attenzione verso la Palestina: โ€œNon รจ un viaggio squilibrato โ€“ precisa โ€“ ma certo non ci siamo messi con il bilancino a vedere quanto siamo stati da una parte e dellโ€™altra. Ricordo che siamo stati invitati da Israele e lunedรฌ avremo incontri con i rappresentati dei partiti di tutto lโ€™arco costituzionale di Israele e a loro spiegheremo la nostra posizioneโ€. Infine Di Maio dichiara che il lavoro del Tiph โ€œrende orgogliosi. La loro azione รจ importantissimaโ€. โ€œLa loro presenza, secondo i dati che ci sono stati forniti, nel 99% dei casi โ€“ conclude Di Stefano โ€“ ha impedito azioni di violenza. Per questo chiediamo che la loro presenza sua rafforzataโ€.

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