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Legami tra Trump e Mosca, lโ€™Fbi indaga fra i membri dellโ€™entourage di Donald Trump

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Il Federal Bureau of Investigation, lโ€™Fbi, sta portando avanti unโ€™indagini tra possibili collusioni dellโ€™entourage del presidente statunitense con la Russia nel corso delle elezioni presidenziali del 2016 che hanno visto trionfare il repubblicano Donald Trump, mentre la sua rivale democratica, Hillary Clinton, non ce lโ€™ha fatta.

Il numero uno dellโ€™Fbi in audizione alla Camera

A confermare quelle che prime era solo voci su una possibile inchiesta, รจ James Comey, direttore dellโ€™Fbi, che si รจ presentato allโ€™audizione presso la commissione intelligence della Camera. Presente allโ€™audizione anche il direttore dellโ€™Nsa, Mike Rogers. Comey ha affermato che il Bureau โ€œsta indagando sui tentativi del governo russo di interferire nelle nostre elezioni presidenziali del 2016. Lโ€™indagine รจ cominciata nel luglio 2016 e si concentra anche sulla natura di un qualsiasi tipo di legame tra individui associati allโ€™organizzazione elettorale di Donald Trump e il governo russo. Lโ€™Fbi sta verificando se ci sia stato un coordinamento tra la campagna di Trump e le manovre russeโ€œ. Comey ha affermato di essere stato autorizzato dal dipartimento di Giustizia a rendere pubblica la circostanza, mentre solitamente lโ€™Fbi non si esprime sulle inchieste in corso. Il direttore del Bureau investigativo ha tuttavia sottolineato non verranno resi noti altri dettagli in quanto di natura riservata.

Nessun intervento hacker negli โ€œswing statesโ€

Sia Comey che Rogers hanno inoltre assicurato che gli hacker russi non hanno alterato i risultati elettorali nei cosiddetti โ€œswing statesโ€, ossia gli stati chiave che hanno permesso la vittoria elettorale di Donald Trump a novembre. Eโ€™ stato il presidente della Commissione, il repubblicano Devin Nunes, a chiedere ai numeri uno delle due agenzie di intelligence se gli hacker russi avessero alterato le votazioni negli stati chiave, ma sia Rogers che Comey hanno assicurato che non ci sono prove di interferenze nel conteggio dei voti in Michigan, Pennsylvania, Wisconsin, Florida, North Carolina e Ohio.

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