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mercoledรฌ 5 Marzo 2025

โ€œNo al successo a costo della vita, rende infelici e schiaviโ€

Quanto opprime e incatena lโ€™anima lโ€™affanno di credere che tutto possa essere prodotto, conquistato e controllato!โ€. Lo ha esclamato Papa Francesco nel penultimo giorno di viaggio apostolico in Giappone, nellโ€™omelia della messa celebrata nel Tokyo Dome incentrata sul celebre โ€œDiscorso della Montagnaโ€. 

L'omelia

โ€œIl Vangelo che abbiamo ascoltato โ€“ esordisce il Pontefice โ€“ fa parte del primo grande discorso di Gesรน: lo conosciamo come il 'Discorso della montagna' e ci descrive la bellezza della via che siamo invitati a percorrere. Secondo la Bibbia, la montagna รจ il luogo dove Dio si manifesta e si fa conoscere. Una montagna la cui cima non si raggiunge col volontarismo o il carrierismo, ma solo con lโ€™attento, paziente e delicato ascolto del Maestro in mezzo ai crocevia del cammino. La cima si trasforma in pianura per regalarci una prospettiva sempre nuova su tutto quello che ci circonda, centrata sulla compassione del Padre. In Gesรน troviamo il culmine di ciรฒ che significa lโ€™umano e ci indica la via che ci conduce alla pienezza capace di sorpassare tutti i calcoli conosciuti; in Lui troviamo una vita nuova, nella quale sperimentare la libertร  di saperci figli amati. โ€œTuttavia โ€“ avverte Francesco โ€“ siamo consapevoli del fatto che, lungo il cammino, questa libertร  filiale potrebbe vedersi soffocata e indebolita quando restiamo prigionieri del circolo vizioso dellโ€™ansietร  e della competitivitร , o quando concentriamo tutta la nostra attenzione e le nostre migliori energie nella ricerca assillante e frenetica della produttivitร  e del consumismo come unico criterio per misurare e convalidare le nostre scelte o definire chi siamo e quanto valiamo. Una misura che a poco a poco ci rende impermeabili e insensibili alle cose importanti, spingendo il cuore a battere per le cose superflue o effimere. Quanto opprime e incatena lโ€™anima lโ€™affanno di credere che tutto possa essere prodotto, tutto conquistato e tutto controllato!โ€. โ€œQui in Giappone, in una societร  con unโ€™economia molto sviluppata, mi facevano notare i giovani questa mattina, nellโ€™incontro che ho avuto con loro, che non sono poche le persone socialmente isolate, che restano ai margini, incapaci di comprendere il significato della vita e della propria esistenza. Casa, scuola e comunitร , destinate ad essere luoghi dove ognuno sostiene e aiuta gli altri, si stanno sempre piรน deteriorando a causa dellโ€™eccesiva competizione nella ricerca del guadagno e dellโ€™efficienza. Molte persone si sentono confuse e inquiete, sono oppresse dalle troppe esigenze e preoccupazioni che tolgono loro la pace e lโ€™equilibrioโ€.

Balsamo dell'anima

โ€œCome balsamo risanatore suonano le parole di Gesรน che ci invitano a non agitarci e ad avere fiducia. Tre volte con insistenza ci dice: Non angustiatevi per la vostra vitaโ€ฆ per il domani. Questo non รจ un invito a ignorare quanto succede intorno a noi o a diventare sconsiderati verso le nostre occupazioni e responsabilitร  quotidiane; anzi, al contrario, รจ una provocazione ad aprire le nostre prioritร  a un orizzonte di senso piรน ampio e cosรฌ a creare spazio per guardare nella sua stessa direzione. Il Signore โ€“ evidenzia Bergoglio โ€“ non ci dice che le necessitร  di base, come il cibo e i vestiti, non siano importanti; ci invita, piuttosto, a riconsiderare le nostre scelte quotidiane per non restare intrappolati o isolati nella ricerca del successo ad ogni costo, anche a costo della vita. Gli atteggiamenti mondani, che cercano e perseguono solo il proprio tornaconto o beneficio in questo mondo, e lโ€™egoismo che pretende la felicitร  individuale, in realtร  ci rendono solo sottilmente infelici e schiavi, oltre ad ostacolare lo sviluppo di una societร  veramente armoniosa e umana.

Ospedale da campo

โ€œLโ€™opposto di un 'io' isolato, segregato e persino soffocato โ€“ dice il Papa โ€“ puรฒ solo essere un 'noi' condiviso, celebrato e comunicato. Di fronte a questa realtร , siamo invitati come comunitร  cristiana a proteggere ogni vita e a testimoniare con sapienza e coraggio uno stile segnato dalla gratuitร  e dalla compassione, dalla generositร  e dallโ€™ascolto semplice, uno stile capace di abbracciare e di ricevere la vita cosรฌ come si presenta con tutta la sua fragilitร  e piccolezza e molte volte persino con tutte le sue contraddizioni e mancanze di senso. Siamo chiamati ad essere una comunitร  che sviluppi una pedagogia capace di dare il benvenuto a tutto ciรฒ che non รจ perfetto, a tutto quello che non รจ puro nรฉ distillato, ma non per questo รจ meno degno di amoreโ€. E qui cita l'esempio di Gesรน che, neu suoi anni di vita pubblica, โ€œha abbracciato il lebbroso, il cieco e il paralitico, ha abbracciato il fariseo e il peccatore. Ha abbracciato il ladro sulla croce e ha abbracciato e perdonato persino quelli che lo stavano mettendo in croceโ€. โ€œLโ€™annuncio del Vangelo della Vita โ€“ prosegue Francesco โ€“ ci spinge ed esige da noi, come comunitร , che diventiamo un ospedale da campo, preparato per curare le ferite e offrire sempre un cammino di riconciliazione e di perdono. Perchรฉ per il cristiano lโ€™unica misura possibile con cui giudicare ogni persona e ogni situazione รจ quella della compassione del Padre per tutti i suoi figliโ€. โ€œUniti al Signore, cooperando e dialogando sempre con tutti gli uomini e le donne di buona volontร  e anche con quelli di diverse convinzioni religiose โ€“ รจ la preghiera finale โ€“ possiamo trasformarci in lievito profetico di una societร  che sempre piรน protegga e si prenda cura di ogni vitaโ€.

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