Si terrà il 19 e 20 ottobre il Convegno ecclesiale della diocesi di Andria, il più importante appuntamento annuale per la Chiesa locale. Un appuntamento voluto dal vescovo, mons. Luigi Mansi, con un obiettivo ben preciso, spiegato chiaramente in una lettera pastorale: “Mi sono accorto – scrive – che dopo aver declinato per un anno intero in ogni modalità possibile, il tema della 'Chiesa dalle porte aperte', era all'orizzonte un serio pericolo: quello di scadere in un attivismo che alla fine privilegia solo il 'fare'…”. Per questo il vescovo esorta tutti “a riscoprire il Centro che è il Cristo benedetto come il primo e più grande amore della nostra vita. Il Centro è il Signore Gesù crocifisso e risorto, vivente nella Chiesa, nella nostra Chiesa, attraverso la sua Parola, la sua Presenza sacramentale e la sua amorevole azione caritativa”. Il vicario generale don Gianni Massaro precisa che “la lettera del nostro Pastore parte dalla preoccupazione che, se compreso in modo distorto, l'invito da lui rivolto ad essere una 'Chiesa dalle porte aperte', può indurre a privilegiare l'agire a discapito della relazione con Dio. Non si tratta di ridimensionare la natura missionaria della Chiesa – continua il vicario – bensì affermare con chiarezza che stare con Gesù è il primo atto di una Chiesa in uscita. Prima dell'andare come inviati dal Signore, c'è lo stare con Lui”.
Il programma
Nella prima serata del Convegno interverrà mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio dei Cardinali, che offrirà una riflessione sulla lettera pastorale “Partiamo dal Centro”. Tema dell'incontro: “Andate: io sono con voi. La centralità di Cristo nella vita e nella missione della Chiesa”. Nel secondo appuntamento sarà invece lo stesso mons. Mansi a indicare le priorità della comunità diocesana e a raccogliere, come auspicato nella sua lettera, “idee, intuizioni, suggerimenti che devono essere messi in un circolo virtuoso di riflessione, di ricerca e di operatività”.
Esercizio di sinodalità
“Il Convegno segna così un momento di partenza – conclude don Gianni Massaro – che impegna le comunità parrocchiali, le zone pastorali, gli uffici diocesani e le aggregazioni laicali a ritrovarsi per ascoltare, pregare, dialogare e camminare uniti. Una forte esperienza di Chiesa e un esercizio di sinodalità“.