Botte da orbi su un campo di calcio. Quello che è accaduto nel campionato dilettantistico pugliese ha dell’incredibile e sui social è già stata etichettata come la “performance più ignorante” del 2017. Durante un match, un calciatore è stato espulso dall’arbitro. Il giocatore, molto contrariato alla decisione del giudice di gara è tornato dopo pochi minuti sul campo da gioco con indosso un passamontagna e ha picchiato il guardialinee.
La vicenda
Domenica era in programma la quarta giornata di ritorno del campionato regionale di promozione tra Grottaglie e Brindisi. Ad un certo punto della partita, secondo quanto si apprende dalla pagina Facebook del Brindisi, che ha reso noto l’accaduto, l’arbitro ha espulso due giocatori del Grottaglie per simulazione, poi ha cacciato per protesta anche l’allenatore. Il Grottaglie avrebbe quindi minacciato di lasciare il campo. Ma la situazione si calma e rientrata la protesta, il direttore di gara espelle un altro giocatore della squadra di casa che, in tal modo, rimasta con soli 8 calciatori. Le proteste degenerano quando l’arbitro assegna dieci minuti di recupero.
Il caso sui social
Il post è stato rimosso dalla pagina Fb del Brindisi, ma la community di “Calciatori Brutti” ha salvato il testo, che regala il triste epilogo della vicenda: “Radicchio, giocatore del Grottaglie espulso precedentemente, indossa un giubbotto e un passamontagna per non farsi riconoscere, va dal guardalinee e gli dà uno schiaffone. È stato visto e fermato dalle forze dell’ordine“.
Il precedente
Non è la prima volta che nel calcio dilettantistico un calciatore aggredisce l’arbitro. Lo scorso anno, tando a quanto trascritto sul referto arbitrale, Stefano Patella, giocatore del San Marco La Catola avrebbe dapprima calpestato con forza e violenza il piede destro dell’arbitro provocandogli forte dolore, poi, alla notifica dell’espulsione avrebbe reagito in maniera spropositata tirando con violenza e rabbia un fortissimo schiaffo al viso dell’arbitro, provocandogli forte dolore, stordimento e forti giramenti di testa. Non pago della sua reazione il Patella si sarebbe avvicinato di nuovo all’arbitro colpendolo con un violento calcio allo stomaco, procurandogli forte dolore e sensazione di vomito
Era il minuto 18 del secondo tempo quando il direttore di gara, non essendo nelle condizioni psicofisiche idonee, sospese definitivamente la gara. Rientrato in sede e visto il persistere dello stato di stordimento e del dolore alla guancia destra, l’arbitro si è presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Campobasso, dove gli è stata diagnosticata una contusione ecchimotica dell’emivolto di destra e parete addominale con prognosi di giorni otto.
Per questo motivo il giudice sportivo ha inflitto al San Marco la Catola la perdita della gara a tavolino e squalificato per due anni e mezzo il calciatore autore della violenta aggressione all’arbitro. Il calciatore violento potrà tornare a correre sui campi solo dopo il 30 giugno 2019.