E’ necessario stabilire un “clima di fiducia tra Israeliani e Palestinesi” ed occorre riprendere i negoziati diretti per raggiungere un accordo che rispetti “le legittime aspirazioni dei due popoli”. Come afferma un comunicato della Sala stampa vaticana, sono le parole che Papa Francesco ha pronunciato oggi nel corso di un’udienza con il presidente israeliano Reuven Rivlin, questa mattina in visita in Vaticano. L’udienza è durata circa mezz’ora e ha affrontato, tra le altre cose, la situazione dei cristiani e di altre minoranze in Medio Oriente. “E’ stata evidenziata la necessità e l’urgenza di promuovere un clima di fiducia tra israeliani e palestinesi e di riprendere i negoziati diretti per raggiungere un accordo amichevole, rispettando le legittime aspirazioni dei due popoli, garantendo un contributo fondamentale alla pace e alla stabilita’ nella regione”, si legge in una nota diffusa dal Vaticano.
I colloqui hanno fornito l’occasione per parlare anche delle questioni bilaterali, “tra cui la situazione delle scuole cristiane”. La prima visita di Rivlin presso la Santa sede avviene nel contesto delle recenti proteste nella Valle di Cremisan, vicino a Betlemme, cui hanno partecipato anche i cattolici, contro la ripresa dei lavori del muro di separazione tra Israele e i Territori palestinesi. In Israele, inoltre, le scuole cristiane hanno iniziato uno sciopero per protestare contro i tagli ai contributi pubblici dello Stato ebraico, mettendo a serio rischio l’avvio dell’anno scolastico.