Le mail dei più importanti funzionari degli Stati Uniti, che si occupano di sicurezza nazionale e di scambi commerciali sono in balia degli hacker cinesi. In realtà il formidabile attacco messo a segno dai pirati informati della Cina. In realtà le proporzioni di questa intrusione sono molto vaste, in quanto secondo un documento top secret riportato dalla Nbc, sarebbe iniziata nel 2010 e sarebbe andata avanti fino al 2014.
La violazione delle email private è stata rilevata – secondo alcuni documenti della National Security Agency (Nsa), l’agenzia al centro dello scandalo del “datagate” – per la prima volta nell’aprile del 2010, arco temporale che coincide con quello durante il quale Hillary Clinton ha usato il suo account mail privato, e non quello più protetto riservato alle autorità, mentre era segretario di stato, incarico durato dal 2009 al 2013.
L’attacco Hacker cinese è conosciuto a Washington come “Legion Amethyst” e potrebbe essere uno dei temi in agenda nell’incontro fra Barack Obama e il presidente cinese Xi Jinping, che a settembre sarà ricevuto alla Casa Bianca.
Nei mesi scorsi il presidente degli Stati Uniti ha usato toni duri contro i cyber-attacchi e ha minacciato sanzioni contro i Paesi che li conducono. Inoltre aveva anche chiesto al Congresso di varare nuove leggi proprio mirate a contrastare i pirati informatici. Per di più la Cina sarebbe già nel mirino degli Usa, in quanto è ritenuta responsabile dell’ultimo pesante furto di informazioni di 4 milioni di dipendenti ed ex dipendenti del governo federale. Ma anche la Russia e sulla lista nera del Paese a stelle e strisce, in quanto nelle ultime settimane degli hacker russi avrebbero compiuto un sofisticato attacco alla rete email del Pentagono, costringendola a uno stop di due settimane.