Il patriarca della Chiesa Assira d’Oriente, Mar Dinkha, è morto ieri in una clinica di Rochester, in Minnesota. L’uomo era nato in Iraq il 15 settembre 1935, era poi stato ordinato sacerdote a Urmia, in Iran nel 1957, per essere poi consacrato vescovo nel 1962. Infine, nel 1976 era divenuto patriarca della sua Chiesa. La sua elezione è stata la prima dopo 7 secoli a non avvenire per successione ereditaria, ed è riuscita in questo modo a porre fine a divisioni e violenze, infatti il suo predecessore, Eshai Shimun era stato assassinato.
Al patriarca Dinkha si deve la ricostruzione della Chiesa assira d’Oriente, che ha pacificato e modernizzato, traducendo parti della liturgia nell’assiro moderno. Fin dalla sua elezione egli trasferì la sede del Patriarcano dal Kurdistan iracheno a Morton Grove, nella periferia di Chicago, visto che la maggior parte dei suoi fedeli è concentrata delle comunità di diaspora sparse in America, Europa e Oceania, infatti solo una minoranza riesce ancora a vivere in Medio Oriente.
Le caratteristiche alla base del patriarcato di Dinkha sono quindi state il superamento di antiche divisioni e l’ecumenismo. Nei lunghi anni del suo ministero ha anche incontrato Giovanni Paolo II, con il quale nel 1994 ha firmato una Dichiarazione comune sulla cristologia, nella quale si riconosce che la Chiesa assira d’Oriente e la Chiesa cattolica confessano la stessa fede in Cristo e che le controversie del passato erano in gran parte dovute a malitesi. I funerali di Mar Dinkha IV saranno celebrati l’8 aprile nella St. George Church, proprio a Chicago.