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giovedรฌ Marzo 6 2025

Il Centro missionario ricorda il gesuita martire

Non vedo musulmani o cristiani, ma esseri umaniโ€ รจ il titolo dellโ€™incontro che si terrร  domani sera, alle 20.15, allโ€™Oratorio del Caravita a Roma organizzato dal Centro missionario diocesano di Roma, in collaborazione con le associazioni Archรฉ e Finestra sul Medio Oriente, per ricordare il gesuita padre Frans van der Lugt, ucciso il 7 aprile 2014 in Siria. โ€œPadre Frans รจ stato ucciso nel giardino del monastero. Gli hanno sparato due colpi alla testa, รจ stato un gesto deliberatoโ€ aveva dichiarato il giorno dellassassinio p. Said Ziad Hilal sj, gesuita che viveva con p. Frans Van der Lugt, all'edizione in arabo della Radio Vaticana. A cinque anni dallโ€™omicidio del gesuita che per quasi mezzo secolo ha operato nella comunitร  di Homs per promuovere la comprensione e il dialogo tra cristiani e musulmani, una serie di testimonianze, intrecciate a momenti di preghiera, ne ricorderanno la figura e la testimonianza. Relatori della serata โ€“ riporta il Sir โ€“ saranno mons. Paolo Lojudice, arcivescovo eletto di Siena, Colle Val dโ€™Elsa e Montalcino, padre Chihade Abboud, rettore della basilica di S. Maria in Cosmedin, e don Stefano Cascio, parroco di S. Bonaventura a Torrespaccata. Allโ€™organizzazione dellโ€™incontro partecipano anche le parrocchie S. Innocenzo I Papa e S. Guido vescovo, S. Agnese, la Fondazione Giovanni Paolo II per la cooperazione e sviluppo e la Comunitร  missionaria Villaregia. 

โ€œPastore del suo greggeโ€

Frans van der Lugt (L'Aia, 10 aprile 1938 โ€“ Homs, 7 aprile 2014) era un presbitero olandese. Nato in una ricca famiglia di banchieri, da giovane esercitรฒ la professione di psicoterapeuta prima di lasciare l'Olanda nella prima metร  degli anni Sessanta, emigrando in Medio Oriente e unendosi ai Gesuiti. Nel 1966, dopo aver studiato l'arabo per due anni in Libano, si recรฒ in Siria dove, a partire dal 1980, visse in una comunitร  agricola, dove si occupava dei โ€œgiovani con problemi di salute mentaleโ€. Ha trascorso i suoi ultimi anni a Homs, dove ha lavorato nel monastero locale curando i malati e gli affamati. Agli inizi del 2014 ottenne visibilitร  planetaria grazie a una serie di video pubblicati su YouTube in cui chiedeva alla comunitร  internazionale aiuti concreti per i cittadini della cittร  assediata. Nonostante la situazione difficile, non volle abbandonare la cittร  assediata e bombardata. Nel febbraio di quell'anno il giornale The Economist scrisse che Van der Lugt era l'unico europeo rimasto a Homs, apostrofandolo โ€œpastore del [suo] greggeโ€. Il 7 aprile del 2014 venne assassinato tramite colpi d'arma da fuoco da, secondo il governatore di Homs Talal al-Barazi, gli estremisti del fronte al-Nusra.

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