Procede a ritmo serrato la campagna di vaccinazioni in Gran Bretagna e da oggi entra nella fase 2 dopo la certificazione dell’obiettivo raggiunto ieri – con un giorno di anticipo – della somministrazione della prima dose a oltre 15 milioni di persone.
Chi saranno i prossimi a essere vaccinati
Come confermato alla Bbc da Matt Hancock, ministro della salute, i prossimi a essere vaccinati saranno tutti gli ultrasettantenni residenti nel Regno Unito, gli ospiti delle case di riposo, medici e infermieri addetti all’assistenza. Hancok, inoltre, ha ribadito che il lockdown, al momento, resta una precauzione necessaria ma che intanto la distribuzione dei vaccini è già stata allargata anche agli over 65. Prevista anche un’accelerazione dei richiami, finora fermi a circa 540 mila.
Prematuro pensare alla fine del terzo lockdown
Hancock ha peraltro insistito che al momento è prematuro pensare a revocare il terzo lockdown nazionale in vigore nel Regno, malgrado il calo degli ultimi giorni di contagi e decessi innescati nelle settimane scorse dall’aggressiva “variante inglese” del coronavirus; anche perché i ricoverati negli ospedali per Covid, seppure in discesa, restano al momento “circa 23.000, ossia più del primo picco di aprile”.
Situazione che secondo il ministro impone all’isola di proteggersi ancora e più che mai mentre l’accelerazione dei vaccini punta ad arrivare, fra alcuni mesi, a un’immunità collettiva diffusa: come conferma la stretta divenuta operativa da oggi anche ai confini, con la quarantena obbligatoria in hotel sorvegliati per chi rientra da 33 Stati considerati più a rischio d’importazione di nuove varianti (‘sudafricana’ e ‘brasiliana’ in testa); e conferma dell’isolamento domiciliare (ma con doppio tampone obbligatorio al secondo e all’ottavo giorno di quarantena precauzionale, in aggiunta al test negativo già previsto da presentare all’ingresso) per coloro che arrivano in Gran Bretagna da qualunque altro Paese, Italia inclusa.