Urne aperte in Bulgaria per il ballottaggio delle presidenziali, che vede favorito il candidato dell’opposizione socialista Rumen Radev rispetto alla presidente del Parlamento Tsetska Tsaceva, candidata del partito conservatore al governo Gerb. Stando all’ultimo sondaggio Gallup International, Radev può contare sul 55% delle preferenze, dieci punti in più di Tsaceva data al 45%. Gli elettori sono poco più di 6,8 mln su una popolazione di circa 7,1 mln di abitanti. I primi exit poll verranno diffusi dopo la chiusura delle urne di oggi, in programma per le 20.
Al primo turno, lo scorso 7 ottobre, il 53enne ex pilota militare aveva ottenuto il 25,44% delle preferenze contro il 21,96% della candidata di centrodestra. Dietro le apparenze, quello di oggi è di fatto un referendum pro o contro il premier Boyko Borisov e il suo governo. Il capo dell’esecutivo, infatti, ha detto di essere pronto a consegnare le dimissioni questa sera se la sua candidata dovesse perdere. “Forse avrei dovuto pensarci meglio quando ho legato il destino del governo alla mia scelta…Ho sbagliato e me ne assumerò la responsabilità”, ha spiegato in sua difesa Borisov sottolineando, però, che scegliendo Tsacheva ha optato “per il candidato più adatto e preparato e non per il più carismatico o popolare”.
Secondo gli analisti, il vantaggio di Radev non si deve alla poca popolarità della candidata conservatrice, ma perché – secondo gli elettori – il governo di Borisov che non è riuscito a contrastare la povertà e la corruzione ancora dilagante nel Paese balcanico.