Silvio Berlusconi è uscito dalla terapia intensiva ed è stato trasferito al reparto, dove resterà 5 o 6 giorni per scongiurare eventuali complicazioni. Lo ha riferito il fratello Paolo dopo averlo visitato. Il medico di fiducia dell’ex premier, Alberto Zangrillo, comunque, ha specificato più volte in questi giorni che tutto si è svolto per il meglio, e che “c’è stato un decorso assolutamente regolare, il migliore che ci potessimo aspettare”.
Già mercoledì erano arrivate parole rassicuranti dei medici sulle sue condizioni. “E’ lucido e in ottime condizioni”, aveva detto il cardiochirurgo Ottavio Alfieri. Alberto Zangrillo, medico personale dell’ex Cav, aveva spiegato che in mattinata era stato liberato dal vincolo della assistenza respiratoria. “Dopo 30 secondi era pronto a farmi una battuta: un complimento per l’assistenza ricevuta durante la notte da una delle mie infermiere della terapia intensiva, Cristina, alla quale ha dato una alternativa di lavoro a Telecinco”.
I cardiochirurghi hanno sostituito la valvola aortica malfunzionante. E per farlo, come richiede questo tipo di operazione, per circa un’ora hanno anche fermato il cuore di Berlusconi e utilizzato una apparecchiatura particolare per garantire la circolazione extracorporea del sangue. Dopo di che il trasferimento dell’ex presidente del Consiglio nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica guidato da Zangrillo dal quale è uscito oggi per passare al reparto.