Paura in una delle chiese di Roma: nel pomeriggio un uomo è entrato nella basilica di Santa Maria Maggiore, al centro della Capitale e ha aggredito con un coccio di bottiglia due sacerdoti, il sacrestano e il padre superiore, sfregiandoli al volto. Ha tentato poi la fuga, ma è stato bloccato poco dopo dai carabinieri che erano di presidio al di fuori del luogo di culto.
L’aggressore è originario della provincia di Frosinone e, secondo i primi accertamenti, potrebbe soffrire di disturbi psichici. Uno dei religiosi feriti, il responsabile della sacrestia, è grave, ma non sarebbe in pericolo di vita. In quel momento nella basilica di Santa Maria Maggiore si trovavano diversi fedeli, che hanno sentito delle urla provenire dalla sacrestia e visto uno sconosciuto fuggire di corsa all’esterno, dove i militari di pattuglia lo hanno però intercettato. Ad avere la peggio è stato il sacrestano, padre Angelo Gaeta, trasportato al policlinico Umberto I in codice rosso per una profonda ferita dallo zigomo al mento. Nello stesso ospedale anche l’altro sacerdote, padre Adolfo Ralf, ferito più lievemente a una guancia.
Il responsabile dell’aggressione ai due presuli, Renzo Cerro, 42 anni, di Roccasecca, in provincia di Frosinone, è andato dritto in sacrestia mirando ai due sacerdoti, secondo i testimoni. Avrebbe farfugliato qualcosa, frasi come “sono incompreso”, e dopo averli sfregiati è scappato all’esterno cercando di dileguarsi nelle strade vicine.