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Bambino scomparso: per le ricerche anche elicottero militare

Il velivolo, partito da Cervia, è dotato di termoscanner adatto alle scarse condizioni di luce

Non si lesinano forze e mezzi per le ricerche del bambino di 21 mesi scomparso da casa sua da circa 24 ore, fra nei boschi di Palazzuolo sul Senio (Firenze), nel Mugello. Cani molecolari, sommozzatori e un elicottero militare battono quella zona dell’appenino tosco-emiliano cercando di rintracciare il piccolo Nicola Tanturli. “Continueremo a cercare il bimbo per tutta notte, non ci fermiamo“, ha detto ad Adnkronos il sindaco di Palazzuolo sul Senio, Gian Piero Philip Moschetti.

Le indagini

Come si avvenuta la scomparsa del bambino è al momento al vaglio dei carabinieri. Al momento l’ipotesi ritenuta più probabile, riporta Adnkronos, è che il piccolo Nicola, nato all’ospedale di Borgo San Lorenzo (Firenze) il 28 settembre 2019, si sia allontanato autonomamente intorno a mezzanotte dal casolare della sua famiglia in località Campanara. Scrive ancora l’agenzia che i genitori avrebbero raccontato di aver messo a letto loro figlio e di essersi accorti che non c’era più verso la mezzanotte. Dopo aver passato la notte a cercarlo, riferisce sempre Adnkronos, al mattino hanno chiamato i carabinieri.

Cani molecolari e sub

Nelle ricerche sono state impiegate le unità cinofile, per battere i boschi della zona usando l’olfatto. Nessun esito ha dato l’intervento dei sommozzatori in un invaso artificiale poco lontano, scrive Agi. Il laghetto, a 200 metri dalla località dove abita la famiglia del piccolo Nicola, utilizzato per l’approvigionamento idrico, è stato scandagliato dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Bologna.

Termoscanner e infrarossi

Oltre ai droni, per trovare il bambino si è alzato in volo anche un HH-139B del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, partito da Cervia. Lo riporta l’agenzia Dire.

Il mezzo è tra le altre cose  dotato di una telecamera termica, adatta per le operazioni di ricerca e soccorso di persone disperse in ambienti particolarmente impervi o con scarse condizioni di luce, come in questo specifico caso, riferisce sempre Dire.

Il primo sorvolo sull’area selezionata con la termocamera ha dato esito negativo, ma ne verrà fatto un secondo con infrarossi, scrive Ansa.

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