Sono di nuovo in aumento i contagi per coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 31.758 nuovi casi, mentre le vittime sono 297. Sono questi i dati forniti dal bollettino del ministero della Salute. E’ pari al 14,7% il rapporto fra casi positivi e tamponi, calcolato sulla base dei dati epidemiologici diffusi il 31 ottobre dal ministero della Salute. E’ il valore massimo finora registrato in questa seconda ondata della pandemia di Covid-19.
Verso una nuova stretta?
Il governo in queste ore starebbe lavorando a una nuova stretta a livello locale dove l’indice Rt è più alto. Si starebbe decidendo anche se arrivare a misure più restrittive di portata nazionale. Per la giornata di oggi non sono attese decisioni ma Conte e la maggioranza dovrebbero tornare a riunirsi nella giornata di domenica.
La situazione in Lombardia
Aumentano i decessi che passano da 48 a 73 per un totale di 17.535 morti in regione ma per il resto sono molto simili a ieri i dati della pandemia in Lombardia: 8.919 i nuovi positivi con 46.781 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 19%, in linea con quella di ieri (19,1%). Crescono i ricoveri sia in terapia intensiva (+22, 392 in totale) che negli altri reparti (+335, 4.033). La città metropolitana di Milano resta la zona più colpita con 3.730 nuovi positivi, di cui 1.553 a Milano città, ma continuano a crescere i contagi nelle province di Monza e Brianza (1.207) e Varese (1.202).
Il Piemonte
Il Piemonte converte 16 ospedali alla cura del Covid. “È una scelta difficile, ma inevitabile, per riuscire a fronteggiare la necessità crescente di posti Covid e dare una risposta immediata che decongestioni i nostri pronto soccorso”, spiega l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi. “La conversione di questi presidi ci consente di destinare ai pazienti Covid dei percorsi ospedalieri completamente dedicati e separati da quelli dei pazienti non Covid – aggiunge -. Il sistema sanitario piemontese sta facendo lo sforzo massimo per potenziare il più possibile l’intera rete ospedaliera e territoriale, che l’evoluzione della pandemia sta mettendo a dura prova in tutto il nostro Paese”.