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Il made in Italy ostaggio della guerra commerciale Usa-Ue

In caso di introduzione dei dazi doganali da parte del presidente Donald Trump, i prodotti italiani diventerebbero negli Stati Uniti generi extra-lusso e una mozzarella costerebbe anche 82 Euro. Ieri c’è stato un blitz della Coldiretti al Quirinale con Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutti di Parma e San Daniele, Extravergine di Oliva, pasta, conserve di pomodoro, Prosecco, Chianti ed altri vini oltre ad una selezione di specialità abruzzesi in occasione dell'arrivo del Segretario di Stato Mike Pompeo, la cui famiglia è originaria dell’Abruzzo. I bisnonni emigrarono negli Stati Uniti dava Caramanico Terme, in provincia di Pescara.

Appello a Pompeo

“Gli agricoltori della Coldiretti hanno voluto manifestare con cartelli e bandiere la preoccupazione per i rischi dei dazi Usa che potrebbero colpire i prodotti più tipici dell'agroalimentare tricolore le cui esportazioni valgono 4,2 miliardi negli Stati Uniti che sono il principale mercato di sbocco fuori dall'Unione Europea”, riferisce l’Ansa. “Don't kill the italian food”, “Mr. Pompeo we are friends“, ma anche “A present for Trump” alcune delle scritte sui cartelli esposti dalla Coldiretti davanti ad un nugolo di forze di polizia a presidio del passaggio del lungo corteo scortato. ''L'Italia ha appoggiato gli Stati Uniti per le sanzioni alla Russia che poi, come ritorsione, ha posto l'embargo totale su molti prodotti agroalimentari che è costato al Made in Italy oltre un miliardo in cinque anni ed ora – denuncia Coldiretti – rischia di essere ingiustamente anche tra i Paesi più puniti dai dazi Usa per la disputa tra Boeing e Airbus”. L’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) autorizza il via libera a dazi americani all’Europa per 7 miliardi di dollari per sanzionare gli aiuti al consorzio Airbus, anche se la decisione del Wto dovrà passare all’ufficio Dsb, l'organo di risoluzione delle controversie, la cui prossima riunione è prevista per il 28 ottobre.

La partita della Difesa

“Pur non facendo parte del consorzio Airbus, l’Italia (visto l’elenco dei prodotti sui quali Washington vorrebbe mettere dei dazi, agroalimentare e moda in primis) sarebbe il secondo Paese più sanzionato dopo la Francia, sopravanzando Germania, Gran Bretagna e Spagna- evidenzia Quotidiano.net-. Un assurdo che rischia di penalizzare duramente soprattutto l’agroalimentare italiano. Il ministro degli Esteri, Di Maio ha chiesto maggiori e più duraturi investimenti del settore della Difesa e ciò significa alzare di qualche decimale la percentuale di investimenti nel settore e confermare in toto il programma F35. Conte ha chiesto agli Usa maggiore impegno per una soluzione negoziata in Libia, a partire dalla prossima conferenza di Berlino”. Pompeo ha detto che gradirebbe un segnale al vertice Nato a dicembre: “L’Italia gioca un ruolo cruciale per assicurare il fianco sud della Nato, attraverso la sua presenza in Libia, in Iraq, Kosovo, Libano e Afghanistan”.

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