Nel “Report globale su invecchiamento e salute”, prodotto e diffuso dalla Oms – Organizzazione mondiale della sanità – in occasione della vigilia della Giornata internazionale degli anziani, si legge come “per la prima volta nella storia la maggior parte delle persone hanno un’aspettativa di vita di 60 anni e oltre”. Inoltre secondo il report, la popolazione anziana in cinque anni supererà quella dei bambini sotto i cinque anni e nel 2050 gli over 60, dagli attuali 900 milioni, passerà a quasi due miliardi. Le previsioni per il 2050 dicono che l’80% degli over 60 vivrà nei Paesi a medio e basso reddito. Per capire la velocità del processo di cambiamento: in 150 anni in Europa la popolazione anziana è aumentata dal 10% all’attuale 20%; in Brasile, Cina e India basteranno 20 anni per raggiungere lo stesso cambiamento.
“Ai tempi di imprevedibili sfide per la salute, vuoi per i cambiamenti climatici, per malattie infettive emergenti o per il nuovo batterio che sviluppa farmaco-resistenza, un trend è certo: ovunque nel mondo l’età della popolazione è rapidamente aumentata – ha spiegato Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità -. Le conseguenze per la salute, i sistemi sanitari, i loro lavoratori, i loro budget sono profonde”.
Ogni anno, il primo ottobre si celebra la Giornata internazionale delle persone anziane, stabilita dal voto dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 14 dicembre 1990, con la risoluzione 25/106. Oltre ad essere un giorno in cui celebrare gli anziani e a riconoscere il contributo che danno alla società , la Giornata ha come obiettivo quello di accrescere la consapevolezza su temi come la senilità e gli abusi senili.