Un altro rallentamento per la Brexit. Infatti l’Alta Corte di Londra ha accolto il ricorso di un gruppo di attivisti pro Ue che chiedono un voto del Parlamento di Westmister per avviare l’iter del “divorzio” dall’Unione Europea. Decisione che il governo guidato da Theresa May non ha digerito ed ha già dichiarato che presenterà un appello contro la decisione del giudice.
“Il principio fondamentale della costituzione del Regno Unito è che il Parlamento è sovrano”, ha affermato il giudice dell’Alta Corte londinese, Lord Thomas of Cwmgiedd, durante la lettura del verdetto. Come sottolineato da molti media britannici, nono solo si tratta di una forte umiliazione per il governo della May, ma sicuramente questa decisione avrà ripercussioni sui tempi della Brexit. Secondo quanto scrive il Guardian, questo non è l’ultimo atto dello storico caso legale, che molto probabilmente vedrà la sua conclusione di fronte alla Corte Suprema, che secondo indiscrezioni si starebbe già preparando per dibatterlo.
Inoltre, secondo quanto riferito dalla Bbc, l’esecutivo guidato dalla May, dopo essersi definito “contrariato e deciso a far rispettare il risultato del referendum”, ha dato il via libera per presentare un appello contro la decisione della Corte Suprema. Secondo Nigel Farage, ex leader dell’Ukip, il verdetto dell’Alta Corte sull’avvio della Brexit “scatenerà la rabbia della gente”.