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SCIOPERO DI 24 ORE DEGLI ASSISTENTI DI VOLO ALITALIA SAI

Non sta creando particolari disagi lo sciopero di 24 ore degli assistenti di volo del gruppo Alitalia Sai, proclamato dal sindacato Usb Lavoro Privato. I lavoratori incrociano le braccia dalle 10.00 alle 14.00, sui voli in partenza dal territorio nazionale, a eccezione di quelli da e per gli aeroporti di Genova, Bari e Brindisi. “Lo sciopero –  ha spiegato un comunicato dell’Usb – è motivato in primo luogo dalla tutela dell’occupazione. Allo stato attuale, non possiamo accettare i progetti di wet lease di attività mentre il personale navigante è tuttora posto in regime di solidarietà. Il wet lease deve essere ridotto ed eliminato nel più breve tempo possibile; da subito se fosse confermato l’affidamento addirittura a vettori non italiani, come nel caso di Blue Air, già conosciuta per operare in Meridiana”.

Secondo il sindacato di base “allo stesso tempo, va affrontato il tavolo istituzionale per recuperare i mobilitati espulsi dalle precedenti ristrutturazioni. Su questo il Ministero dei Trasporti ci ha informato del riavvio del tavolo inter-istituzionale sulla ricollocazione degli espulsi del trasporto aereo nella regione Lazio”. Per l’Usb si tratta di “una buona notizia, ma chiediamo al Governo la certezza dell’intervento e una prospettiva sicura di ricollocamento per i naviganti, proprio mentre aziende terze svolgono le selezioni e continuano a formare personale che prende la nostra attività”.

“L’altra motivazione dello sciopero – spiega ancora il sindacato – riguarda la trattativa sull’omogeneizzazione del contratto Cityliner, nel quale devono arrivare le soluzioni attese da mesi che affrontino i nodi di migliorare le condizioni e le prospettive di questi naviganti”. L’Usb ha apprezzato “lo sforzo compiuto dal Ministero dei Trasporti di comporre la vertenza, ma, ancora una volta, nonostante alcune rassicurazioni fornite dalla stessa azienda, non abbiamo avuto elementi concreti da portare ai lavoratori per poter sospendere lo sciopero”. “In ultimo, uno dei nodi riguarda il sistema discriminante di relazioni industriali ereditato dalla Cai, che dopo aver prodotto i danni durante gli ultimi 6 anni, continua a essere confermato anche nella nuova realtà. L’Usb chiede che Alitalia Sai cambi passo nelle relazioni e che si proceda a ridare in mano la rappresentanza ai lavoratori piuttosto che alle segreterie”, conclude l’Usb.

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