Contro la dittatura del corpo perfetto in cui la società dell’immagine ci costringe a seguire prototipi di bellezza che si avvicinano all’anoressia, l’Associazione Curvy Pride creata a Bologna dall’imprenditrice Marianna Lo Preiato, si impegna a organizzare eventi e promuovere iniziative, anche legislative, “per affermare una pluralità di modelli di bellezza e per la tutela della salute e la prevenzione dei disturbi alimentari, soprattutto a scuola, nella moda e nello spettacolo”.
Il prossimo 6 giugno per esempio, l’Associazione partirà con un pullmino dal capoluogo emiliano alla volta di Milano per un flash mob che ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema: “Quale miglior teatro dell’Expo per dar luce alla nostra iniziativa? Andrà in scena la giornata di orgoglio morbido. Sarà un’occasione per lanciare a livello internazionale un messaggio di equilibrio e benessere nel modo in cui ognuno di noi si rapporta con il cibo e impara a nutrire e amare il proprio corpo”.
Dal programma dell’evento è previsto alle 11 presso la Casa dei diritti del Comune di Milano in via De Amicis 10, un workshop che aprirà al confronto su come mangiare correttamente e su come sviluppare adeguate abitudini.”I disturbi alimentari sono vere e proprie malattie, ma non hanno una risposta adeguata – spiega Simona Simone, ricercatrice Fanep –. C’è ancora un enorme privato sommerso. In pochi capiscono l’altissima mortalità: negli Stati Uniti stanno lanciando l’allarme ora. Noi, in ospedale, ricoveriamo bambini anoressici di 8, 9 anni: le difficoltà nel nutrirsi sono un dato di fatto”.
A seguire alle 14:00 avrà inizio il flash mob per affermare il diritto a un’idea di bellezza che non sia pericolosa: “Stiamo lavorando per l’approvazione del disegno di legge per introdurre l’articolo 580-bis nel codice penale, Istigazione al ricorso a pratiche alimentari idonee a provocare l’anoressia o la bulimia – ricorda Nadia Monti, assessore ai giovani del Comune di Bologna –. Combattiamo le pubblicità ingannevoli che propongono modelli fisici irraggiungibili ed errati”.