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Allarme Acs per le comunità cristiane perseguitate. Natale senza libertà religiosa

"C'è un bisogno urgente di aiuto in Egitto e Mozambico dove mancano i mezzi necessari per sostenere la fede", sostiene la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre

Nel mondo, avverte Acs, ci sono comunità cristiane che stanno lottando per sopravvivere. “Nonostante l’attenzione mediatica si concentri su altre aree di crisi, c’è un bisogno urgente di aiuto anche in Egitto e Mozambico, dove le comunità cristiane sono minacciate e private dei mezzi necessari per sostenere la fede”, sostiene la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. In Egitto la Chiesa è minacciata dalle limitazioni all’espressione pubblica della fede, dalle discriminazioni sociali e dalle drammatiche conseguenze del conflitto sudanese. In questo difficile contesto, le famiglie cristiane desiderano che i loro figli, spesso testimoni di eventi violenti, crescano illuminati dalla fede, ma per farlo hanno bisogno di catechisti ben formati che trasmettano l’insegnamento della Chiesa e sappiano testimoniare il Vangelo. L’insegnamento del Catechismo, secondo i vescovi locali, rappresenta infatti l’unica garanzia per la formazione di solidi cristiani. Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) intende sostenere la formazione cristiana di oltre 5.000 bambini e ragazzi della diocesi copto-cattolica di Al Qusia (materiale didattico, organizzazione degli incontri di catechesi). La catechesi di circa 1.000 bambini e ragazzi della diocesi copto-cattolica di Asyut (formazione dei catechisti, incontri periodici, creazione di un comitato di protezione degli adolescenti, materiale didattico). La formazione di 75 catechisti e l’organizzazione di eventi nelle parrocchie a cura delle suore della Carità di Santa Giovanna Antida.

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Foto: Aiuto alla Chiesa che Soffre

Impegno Acs

I fedeli e i loro pastori sono spesso nel mirino dell’estremismo islamico che, in particolare nelle provincie settentrionali, distrugge case e chiese per cancellare la presenza cristiana. Per guidare una Chiesa così perseguitata sono necessari sacerdoti coraggiosi e ben formati. Nelle diocesi di Quelimane e Tete decine di giovani vogliono diventare ministri di Dio, ma i seminari, per mancanza di fondi, stentano ad accoglierli e a garantire la loro formazione. Acs si impegna a formare 97 seminaristi nelle diocesi di Quelimane (49 seminaristi maggiori) e di Tete (48 seminaristi maggiori). E a sostenere 3 seminari, il Seminario Interdiocesano “Santo Agostinho” di Matola, il Seminario Interdiocesano “São Carlos Lwanga” di Nampula e il Seminario “San Pio X” di Maputo, garantendo le risorse necessarie per la formazione spirituale e accademica.

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