Gli incendi sembrano non voler dar tregua al Portogallo dove, a circa 20 chilometri da Pedrogao Grande – teatro del disastro rogo che ha causato 64 vittime – è divampato un altro grande incendio. Le fiamme hanno avuto origine nella località di Gois e il comandante della protezione civile, Vito Vaz Pinto, ha definito la situazione preoccupante, in quanto si tratta di un “incendio molto veloce e esplosivo“.
Evacuazioni in corso
Il governo di Lisbona ha ordinato l’evacuazione di numerosi paesi nella zona e ha chiesto aiuto al Marocco che invierà mezzi aerei per contribuire a domare le fiamme. Il lavoro delle squadre di soccorso è reso ancora più difficile dal vento forte e dalle temperature elevate che permangono in tutta la zona. Sul posto sono impegnati circa 800 vigili del fuoco e quattro Canadair.
La situazione a Pedrogao Grande
E mentre tutto il Paese è immerso nei tre giorni di lutto nazionale, i vigili del fuoco continuano la loro lotta anche a Pedrogao Grande. Sono oltre 1.200 i pompieri – e nove i mezzi aerei – che stanno lavorando per riuscire a domare le fiamme nella zona della strage. Finora sono stati identificati 32 cadaveri, molti dei quali carbonizzati.
Il premier Costa ordina un’inchiesta
Il premier portoghese Antonio Costa ha ordinato un’inchiesta sulle condizioni nelle quali è divampato il drammatico incendio di Pedrogao Grande e sulle misure prese per gestire la crisi nei primi momenti. E’ polemica in particolare nel paese sulla mancata tempestiva chiusura della statale 236, ora ribattezzata la “strada della morte”, sulla quale sono morte carbonizzate 47 delle 64 vittime del disastro mentre tentavano di fuggire dai loro villaggi circondati dalle fiamme.