Senza De Rossi, Spalletti si riorganizza usando Zukanovic in mezzo con Rüdiger e Gyomber a sinistra. La Roma perde equilibrio, mentre il Sassuolo pian piano vien fuori. L’inizio delle ripresa è fatta dall’avanzata neroverde, con Sansone che impegna Szczesny. Il portiere polacco poi salva il risulato su di un sinistro a girare di Berardi. La replica della Roma è tutta nella magia di Pjanic bravo nel liberare Salah, che poi però spreca tutto a tu per tu con Consigli. Dalla parte di Maicon imperversano Sansone e Peluso, con Berardi (24′) che non riesce a trovare l’angolo giusto. L’occasione per pareggiare il Sassuolo se la guadagna al 41′: Pellegrini può calciare, ma non lo fa per il fallo in ripiego di Nainggolan. Secondo giallo per il belga e rigore per il Sassuolo. Berardi lo sbaglia. La partita la chiude all’ultimo con un tap-in di El Shaarawy su invenzione di Perotti. Spalletti si gode la sua seconda vittoria consecutive, mentre il Sassuolo sembra non uscire più dalla sua crisi.
Il faraone è soddisfato: “Abbiamo sofferto nel modo giusto, è stata una vittoria di cuore ed orgoglio”, dice El Shaarawy. Sull’assist di Perotti commenta: “Siamo venuti qui per dare una mano e una sovlta al campionato. Anche se abbiamo sofferto abbiamo messo carattere e grinta. Abbiamo portato a casa i tre punti, come il mister aveva chiesto. Quello di Spalletti è un lavoro psicologico, ma sa prendere bene i giocatori, conosce bene la piazza e l’ambiente. Potremo crescere molto con lui. Lavoriamo per un solo obiettivo, vincere per noi e per i tifosi”. Per Stephan è un momento di rinascita: “Una rivincita, diciamo. Ho passato momenti difficili, ora cerco di riprendermi tutto con impegno. Ma è quello che ho sempre fatto, anche quando ero infortunato ho lavorato per cercare di uscire dal momento difficile, ora il lavoro mi sta ripagando. Dobbiamo continuare così senza esaltarci troppo.”