Domenica storta per Sebastian Vettel che in Cina non conferma il trend positivo dell'Australia e del Bahrain, finendo ottavo dopo un contatto con Max Verstappen, decisamente troppo avventuroso (poi penalizzato) in fase di sorpasso e protagonista dell'ennesima vicenda controversa della sua ancor giovane carriera. Ne approfitta alla grande Daniel Ricciardo, autore di una gara capolavoro con tanto di sorpasso annesso a Hamilton, Vettel e Bottas e, più in generale, emblema di una strategia più che azzeccata della Red Bull che, all'ingresso della safety car per il contatto delle Tororosso di Gasly e Hartley, sceglie il pit-stop delle sue vetture, rispedendole in pista con le gomme gialle e dando di fatto il via a una nuova gara a marca austriaca.
Ricciardo super
Peccato per la Ferrari del leader del mondiale, bloccata dall'eccessiva verve di Verstappen che, nonostante fosse decisamente più veloce, esagera nell'attacco al tornantino mandando la Rossa (in quel momento al terzo posto) in testacoda. Se ne accorgono i giudici di gara che, dopo aver adottato la stessa sanzione per Gasly e per il suo contatto con il compagno di squadra, penalizzano il focoso olandese di 10''. Un errore che non fa Ricciardo, fenomenale nel gestire la miglior prestazione delle soft e a regalare alla platea tre sorpassi d'autore, mentre la gara delle Rosse andava man mano spegnendosi soprattutto per meriti (o, nel caso di Verstappen, demeriti) degli altri: bravo Bottas a infilarsi tra le due in partenza (finendo secondo) e altrettanto bravo Ricciardo in fase di gara con Vettel che deve arrendersi anche Fernando Alonso che lo relega in ottava posizione.
Kimi terzo
Limita i danni e conquista un insperato terzo posto Kimi Raikkonen che approfitta della gara così così di Lewis Hamilton e si regala un weekend sul podio ai danni proprio del campione del mondo che, pur non disputando un gran Gp, recupera 8 punti su Vettel e, assieme all'argento di Bottas, piazza la Mercedes in cima alla classifica costruttori. Bravo il finlandese a evitare il patatrac fra Vettel e Verstappen e a reagire bene a una strategia non azzeccatissima della Ferrari che lo lascia in pista per 26 giri.