Nuova stangata per Alex Schwazer, il marciatore azzurro che sarebbe risultato nuovamente positivo al doping, secondo quanto riferito oggi dalla Gazzetta dello Sport. L’atleta azzurro era già stato squalificato per uso di eritropoietina (epo) prima delle Olimpiadi di Londra 2012 e, dopo la squalifica, era tornato a gareggiare lo scorso 8 maggio.
Il marciatore, che ha vinto nella 50 chilometri in Coppa del mondo a Roma dopo la squalifica, è risultato positivo ad un test a sorpresa della Iaaf, risalente allo scorso Capodanno. I risultati delle analisi hanno evidenziato un valore di testosterone 11 volte superiore alla norma. Però si tratta solo del secondo test, perché la prima volta lo stesso campione aveva dato esito negativo. Tra quel prelievo e le controanalisi, Schwazer è risultato negativo ad altri 15 test, compresi quelli relativi al passaporto biologico e le analisi effettuate volontariamente presso l’ospedale San Giovanni di Roma.
“Si tratta di accuse false e mostruose – ha commentato il legale dell’azzurro, Gerthard Brandstatter -. Ora è successo quello che Alex ha sempre temuto, ma noi ci difenderemo e faremo causa. L’olimpionico di Pechino 2008 il 6 agosto 2012, ai Giochi di Londra, ricevette la notizia della positività per Epo in un test a sorpresa: espulso dall’Olimpiade, fu squalificato per 3 anni e mezzo, poi maggiorati di altri 3 mesi, fino al 29 aprile 2016. L’8 maggio, a Roma, tornò in azzurro vincendo la 50 km al Mondiale a squadre.