Di lui si è detto e scritto di tutto. Eppure il finale è stato quello che tutti (almeno all’inizio) si auguravano: sono infatti trascorse non più di due settimane dai finti dollari lanciati alle spalle della sua porta sui campi dell’Europeo U-21 svolto in Polonia ed ecco che, in conclusione di una vicenda degna di una serie tv, Gianluigi Donnarumma ha messo la sua fatidica firma sul (ricco) contratto preparato dai vertici del Milan, legandosi alla squadra che lo ha lanciato nel grande calcio fino al 30 giugno 2021. Ben 6 milioni di euro a stagione per il portierone 18enne, con la fumata bianca arrivata al termine di un vertice di quasi 3 ore a Casa Milan. Assieme a “Gigio”, anche il fratello Antonio diventa a tutti gli effetti un giocatore dei rossoneri, siglando l’accordo con il club di Li Yonghong davanti a Fassone e Mirabelli.
Donnarumma e il nuovo Milan
Un tira e molla durato oltre un mese, dal quale non sembravano esserci vie d’uscita. Dalla delusa dichiarazione del Milan di un rinnovo che non sarebbe mai arrivato a quelle del diretto interessato sul suo procuratore, Raiola, fino all’atto conclusivo della firma sul contratto, con la prospettiva di far parte di una squadra che, in virtù della campagna acquisti in atto, avrà certamente la possibilità di dire la sua nel campionato che verrà. Sarà proprio Donnarumma, infatti, il numero uno del Milan di Montella, rinnovato negli uomini e nello spirito nell’ottica di un’Europa League tutta da giocare e di una Serie A che potrebbe riservare qualche sorpresa. E chissà che l’acquisto più importante (al netto degli arrivi di gente come Chalanoglu, André Silva, Ricardo Rodriguez, Musacchio, Kessié e Borini) non possa rivelarsi proprio la conferma di Gigio.
Al lavoro
Al termine di un’estate controversa (non solo per la vicenda contrattuale), per Donnarumma inizia dunque una nuova stagione all’insegna del lavoro, per contribuire alla risalita del Milan nei vertici del calcio italiano ed europeo e per confermare quanto di buono visto finora, al netto di un Europeo polacco giocato non esattamente all’altezza della sua fama. E, ovviamente, per riconquistare la fiducia di una piazza che ha tutt’altro che gradito i tentennamenti del portiere e del suo procuratore. Di tempo per Gigio ce ne sarà, così come c’è la fiducia di Montella (il quale ha sempre premuto per la permanenza del portiere a Milanello) e quella dei compagni di squadra. La bagarre sul contratto è ormai alle spalle: davanti c’è una stagione intensa da preparare.